Tramite una complessa ed articolata operazione, denominata Gran Bazar, i carabinieri di Asti hanno sgominato una banda dedita ai furti all’interno di cantine e garage fra le province di Asti e Cuneo.
Sono in totale 12 i soggetti coinvolti nell’attività criminosa, di nazionalità italiana, albanese e marocchina, e specializzati sia nei furti sia nella successiva ricettazione all’estero e nei mercatini dell’usato in Piemonte. Secondo quanto risulta dalle indagini gli autori materiali dei furti si organizzavano in gruppi di 3-4 persone decidendo di volta in volta, senza una meta precisa, il luogo da colpire: la loro attenzione si concentrava in particolare in zona di condomini e palazzi che avessero la disponibilità di garage e cantine, con i primi preferiti per la loro maggiore facilità di apertura. La banda si era specializzata nell’apertura dei garage forzando le basculanti praticando un foro all’altezza della serratura. Una volta all’interno razziavano quindi ogni cosa, dai generi alimentari ai materiali di carpenteria e “fai da te”, rubando anche auto e veicoli che avessero al loro interno già inserite le chiavi, mezzi da utilizzare nei successivi furti per depistare indagini e controlli (7 auto sono rinvenute durante l’attività di polizia e restituite ai legittimi proprietari).
Le indagini hanno rivelato come gli autori dei furti fossero soliti, sia prima che dopo i colpi, consumare hashish e cocaina, una dipendenza finanziata e soddisfatta proprio attraverso la ricettazione della merce rubata, la quale veniva immagazzinata per la successiva cessione in veri e propri bazar improvvisati nei loro garage, individuati nel corso delle attività di investigazione e dell’esecuzione delle misure cautelari.
In totale alla banda sono stati attribuiti ben 136 colpi, commessi nel cuneese ed astigiano (in particolare nei Comuni di Asti, Alba e Nizza Monferrato), nel solo periodo tra i mesi di gennaio ed aprile 2018, approfondendo in particolare il canale utilizzato per la ricettazione della merce trafugata, intervenendo prontamento al fine di sequestrare i bani prima che partissero per destinazioni ignote e che se ne perdessero le tracce, in modo da poterli restituire ai legittimi proprietaei.
La Procura della Repubblica di Asti, nella persona del Sostituto Procuratore Simona Macciò, ha richiesto ed ottenuto dal competente ufficio Gip del Tribunale di Asti l’emissione di 5 misure cautelari della custodia in carcere e 2 misure cautelari dell’obbligo di dimora, sui 12 soggetti coinvolti a vario titolo nei furti.
Redazione Ideawebtv.it