Si è svolta lo scorso lunedì 21 maggio, in Provincia la prima riunione del Comitato per le grandi infrastrutture, convocata dal Presidente della Provincia e sindaco di Cuneo Federico Borgna.
Al tavolo, oltre ai rappresentanti delle forze politiche, delle istituzioni locali e dei sindacati, hanno preso parte anche le associazioni di categoria aderenti al Patto per lo sviluppo: Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria.
I rappresentanti del Patto per lo sviluppo, pur ritenendo utile il confronto ed apprezzando l’interesse e l’impegno a sentire tutte le rappresentanze che per differenti motivi possono avere interesse ad apportare il proprio contributo per l’individuazione di una soluzione che risponda alle istanze avanzate in più occasioni e circostanze, hanno sollecitato l’individuazione di risposte concrete e tempestive.
In particolare, si ritiene necessario individuare due strategie da adottare avendo come parametro un orizzonte temporale di breve e di lungo periodo.
Nel breve termine si chiedono risposte certe per le imprese della nostra provincia che debbono poter essere messe nella condizione di poter lavorare in modo competitivo e senza ostacoli nella propria quotidianità, mentre si richiedono nel lungo periodo soluzioni che possano andare a colmare il gap infrastrutturale nel quale da anni il nostro territorio e le nostre imprese si trovano ad operare.
Con riferimento al tema del divieto di transito per i mezzi superiori alle 19 tonnellate in Valle Roya si è sottolineato, ancora una volta, l’importanza di individuare con la controparte francese una soluzione che venga incontro anche alle esigenze delle nostre imprese, sia di trasporto che manifatturiere, ricordando che tale presa decisione unilaterale penalizza gravemente l’economia locale.
«Siamo fiduciosi – ha commentato Luca Crosetto, presidente del Patto per lo sviluppo – che l’incontro di oggi possa rappresentare l’inizio di un percorso che porti, finalmente, a risultati concreti e tangibili. Confermiamo fin d’ora la nostra piena disponibilità a collaborare nell’interesse non solo delle categorie economiche da noi rappresentate, ma di tutta la collettività cuneese».