Aprirà nella mattinata di lunedì 4 giugno il nuovo dormitorio per lavoratori stagionali all’interno dei locali dell’ex Caserma Filippi, sita nei pressi del Foro Boario, ed ottenuta grazie al federalismo demaniale.
Attraverso il progetto Prima Accoglienza Stagionali (P.A.S.) si è voluto intervenire strutturalmente su una situazione che era diventata di difficile gestione, seppur senza nessun fatto sopra le righe. La struttura sarà destinata, dunque, a quelle persone in cerca di lavoro, non inserite in modo continuativo o del tutto senza contratto, che arriveranno sul territorio saluzzese per la raccolta della frutta.
I risultati che tale progetto si propone di ottenere si possono riassumere in questo modo:
– costruzione di una rete di soggetti impegnati nella soluzione dell’alloggiamento di stagionali in cerca di lavoro;
– sistemazione per circa 370 uomini, evitando la formazione dell’accampamento informale, garantendo una sistemazione dignitosa, ed avviando percorsi virtuosi di integrazione;
– “riqualificazione” dell’area del Foro Boario, che partendo da una situazione maggiormente dignitosa per i lavoratori, porti beneficio anche agli abitanti del quartiere;
– diminuzione degli sprechi di avqua, energia elettrica e spese per la gestione dei rifiuti che l’accampamento informale determina.
“Abbiamo cercato di dare una soluzione a questa situazione che, tengo a precisarlo, non ha una competenza specifica – spiega il Sindaco Mauro Calderoni – I migranti che arrivano a Saluzzo sono tutti provvisti di permesso di soggiorno e, quindi, possono spostarsi liberamente sul territorio italiano. Inoltre, dati alla mano, possiamo vedere che dal 1982 ad oggi la superfice coltivabile è aumentata di parecchi ettari e, di conseguenza, anche la necessità di forza lavoro è aumentata“.
“Il fatto che su più di 3000 lavoratori stagionali nel campo migranti ci siano passate “solamente” 600 persone significa, comunque, che l’accoglienza aziendale funziona molto bene ed anche l’accoglienza diffusa ha portato i suoi frutti. Con il progetto P.A.S. vogliamo innanzitutto dare tranquillità al quartiere, senza dimenticare la salvaguardia della dignità delle persone ed un controllo maggiore della legalità. Non dimentichiamoci che alcuni accettano di dormire sotto un albero per tre mesi per avere la chance di lavorare una settimana“, prosegue Calderoni.
La gestione del campo è stata affidata alla Cooperativa Armonia, la CIGL effettuerà della mediazione culturale mentre la Caritas ed altre associazioni saluzzesi svolgeranno animazione. “La registrazione al campo avverrà in orario diurno – prosegue il primo cittadino – Se i documenti risulteranno in regola si verrà accompagnati al posto letto assegnato. Di notte il cancello sarà chiuso e, quindi, il via vai non ci sarà. Ogni 20 giorni, infine, verrà fatto un controllo su tutti gli abitanti del campo in modo da capire chi ha trovato o meno un contratto lavorativo“.
La Regione Piemonte ha confermato un intervento economico di 175.000 euro ed altri contributi sono stato erogati da Pluralps, Monviso Solidale e Cassa di Risparmio di Cuneo. Inoltre agli ospiti verrà richiesta la somma simbolica di 0.70 euro al giorno.
“E’ un servizio che vogliamo dare anche per il settore agricolo che ci circonda – conclude Calderoni – Molte aziende del settore si stanno muovendo per accogliere i lavoratori e devo dire che la sensibilizzazione sta proseguendo. Allo stesso tempo sarebbe auspicabile che questa situazione non venisse vista come modo di fare propaganda ma che i vari partiti si adoperino per sensibilizzare i propri vertici. su una tematica che, vista la conformità del nostro territorio, ci riguarda da vicino“.