Nel Comune di Valdieri c’è un bel sentiero ad anello di 2 chilometri – Lou viol di tàit (Il sentiero dei tetti) – che dalla frazione Sant’Anna, a 962 metri di altitudine, dopo due ore di piacevole e facile camminata, adatta anche alle famiglie, torna al punto di partenza.
Passando per le borgate di tetti Bartola e tetti Bariau, a 1200 metri di quota, abitate fino agli Anni Sessanta del secolo scorso. Inoltre, da tetti Bartola si sviluppa un altro itinerario di un chilometro e mezzo in direzione di costa del Creus, da dove si scende alla località di Desertetto. I due camminamenti, sterrati e larghi in media da 80 a 100 centimetri, avevano bisogno di una radicale manutenzione straordinaria. Su richiesta del Parco Alpi Marittime, che ha la competenza nella gestione di quell’area, sono intervenuti i forestali della Regione.
Con la direzione lavori di Marco Rocca, hanno operato quattro addetti della squadra 117 della Valle Gesso: Laura Giordano; Paolo Girodengo; Fabio Congiu e Giovanni Dalmasso. Lungo i due percorsi è stata tagliata la vegetazione che ostacolava il passaggio delle persone e si è ripristinata e livellata la sede dei sentieri. Inoltre, sono stati sistemati alcuni muretti a secco di contenimento del terreno verso la scarpata sovrastante che, nel corso del tempo, erano crollati. Il tutto utilizzando mezzi manuali: pala, piccone, motosega e decespugliatore. La squadra ha lavorato 900 ore. Le opere sono state finanziante con le risorse regionali destinate al settore forestale.
“Gli interventi – spiega Rocca – non hanno comportato particolari difficoltà e li abbiamo potuti attuare in mezza stagione da novembre a maggio, escluso il periodo prettamente invernale. I due sentieri sono spettacolari perché consentono di ammirare il tipico paesaggio naturale della Valle Gesso con i boschi di conifere e di faggi. Ma, a livello turistico, è molto interessante quello dei tetti, dove alcune abitazioni conservano ancora l’originale copertura in paglia di segale e, all’interno, sono stati ricostruiti gli ambienti e gli arredi di un tempo”.
L’assessore regionale alle Foreste, Alberto Valmaggia, è soddisfatto. “Si tratta – dice – di un lavoro importante per la sistemazione dei sentieri. Percorrerli vuol dire assaporare il piacere dell’attraversare i boschi, ma anche, attraverso le due borgate, conoscere il ricco patrimonio delle tradizioni di chi, non molti decenni fa, viveva nelle nostre vallate”.