“Ecco ci risiamo. Anche questa volta vado a casa prima del tempo”. Claudio Vallino aveva un credito con il dio delle avversità che governa il Rallye dell’Isola d’Elba che negli anni Novanta, aveva scagliato i suoi fulmini contro il pilota savonese, ma pinerolese di adozione, nelle tre precedenti partenze alla gara dell’isola napoleonica, con tre ritiri in tre presenze.
E le cose si erano messe subito per il verso sbagliato visto che allo Shake Down di venerdì pomeriggio proprio il cambio della Twingo si era rotto minacciando di lasciare a piedi Vallino e la sua navigatrice Tiziana Desole. “Non c’è che dire. Bravi i ragazzi della Effemme AutoSport di Fabio Poggio, che, con la collaborazione di Gima Autosport, hanno sostituito il componente nel poco tempo a disposizione fra lo Shake Down e la partenza della gara”.
In gara Vallino-Desole hanno subito preso un buon ritmo lottando per la seconda piazza fin dalle prime battute. “Con il cambio lungo della vettura di serie che avevamo a disposizione, nei tratti in salita ci siamo trovati in difficoltà e di salite il Rally dell’Elba è particolarmente ricco. Ci siamo resi conto fin da subito che Alberto Paris e Sonia Benellini avevano un altro passo rispetto alla concorrenza ed allora è stato giocoforza per noi puntare alla seconda piazza” osserva a posteriore il portacolori della Meteco Corse.
Chiusa la prima frazione di gara al secondo posto, segnando per tre volte il secondo tempo di categoria e il terzo nelle altre due speciali, il sabato mattina la gara ha subito presentato il conto con la difficile prova del Volterraio che ha annullato il vantaggio di 3”7 che l’equipaggio piemontese vantava sui terzi classificati. “In una sola prova abbiamo pagato 14”3 agli avversari, pur senza commettere errori, ma la salita di Volterraio è veramente difficile da affrontare se non si è nelle condizioni ottimali”. Nonostante il ritardo in classifica Vallino-Desole non si perdono d’animo e cominciano a rosicchiare terreno all’equipaggio che li precede siglando per altre due volte il secondo tempo, recuperando la seconda piazza fin dalla successiva Due Mari e chiudendo in crescendo con il miglior tempo di Classe R1B. “Nel finale Paris-Benellini hanno intelligentemente gestito il loro cospicuo vantaggio e le ultime due prove erano meno impegnative per il cambio. Alla fine abbiamo chiuso secondi di categoria, vincendo due prove e segnando il secondo tempo in altre cinque, lasciando il terzo classificato a 34”8, ma soprattutto ho sfatato la iella dell’Isola d’Elba che nel 1995, 1997 e 1999 mi aveva visto ritirato per guasti al cambio e al motore in tutte e tre le occasioni. Forse sono gli anni dispari che mi portano male sull’isola di Napoleone” medita cabalisticamente al termine dell’avventura.