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Recondite Armonie prosegue a Monforte d’Alba

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La qualità del programma della rassegna Recondite Armonie 2018 “Ritorni” promossa dagli Amici della Musica di Savigliano si deduce in primo luogo dalle oculate scelte di genere: in ragione dell’obiettivo di costruire sul territorio una rete di concerti coerentemente indirizzata a soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeno, il cartellone – fino al 7 ottobre 2018 – dispone eventi afferenti a diverse aree culturali: la musica classica, il blues e il jazz, il folk d’autore, l’opera lirica e la musica antica eseguita su strumenti d’epoca e prassi esecutiva consapevole.

 

In ciascuno dei settori gli specifici programmi sono stati impaginati con attenzione alla qualità delle musiche. Si tratta di un’operazione relativamente semplice nel caso della musica classica, dove esiste un repertorio consolidato da cui dedurre le locandine. Tuttavia va segnalata anche in questo caso l’opzione di grandi monumenti della musica sacra, nei concerti di Organi Vespera, o la musica cameristica del repertorio del 600/700. Meno facile orientarsi nel mondo del blues o del jazz, dove l’estemporaneità del prodotto rischia di lasciar campo alla superficialità di qualche mediocre surrogato. Ma la grande competenza e lo studio filologico di artisti come Enrico Pieranunzi, sono una garanzia: in questo caso il background degli interpreti, corredato da discografia e documentazione in rete, consente di operare scelte appropriate. La qualità del programma è quindi garantita dalla qualità degli interpreti, al cui novero appartengono nomi famosi a livello per lo meno nazionale. Quanto alla direzione artistica, questa è affidata da anni ad un musicista di chiara fama come Ubaldo Rosso.

 

Sabato 23 giugno alle ore 21,15 presso la “Cantina Conterno e Fantino” di Monforte d’Alba, per il filone “Jazz and Wine”, Enrico Pieranunzi piano solo.

Sulle orme di Franz Liszt e di quegli strumentisti-virtuosi-creativi capaci di “cantare” con gli strumenti, Enrico Pierannunzi ha votato talento pianistico e fantasia poietica al jazz, luogo meno remoto dell’Ottocento romantico dove dar voce al desiderio di superamento del confine interpretativo, prendendosi la libertà di interpretare se stessi, immettendo nuova linfa nel jazz contemporaneo. Centinaia di concerti, più di 70 CD, nonché innumerevoli premi (pure nella patria americana dello swing) gli hanno dato più che ragione.

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