Banchieri in Cantina, a Cossano Belbo, cuore selvatico della Langa dei Vini, per ricordare Giovanni Filante, per vent’anni Sindaco del Comune e per una vita produttore vitivinicolo e artefice di quello storico movimento politico associativo che ha portato i contadini a essere protagonisti di sviluppo contro ogni crisi.
Sabato mattina presso la Cantina sociale TerreNostre, alla presenza di oltre 200 persone tra familiari, amici, autorità e imprenditori, il busto commemorativo di Giovanni Filante è stato scoperto sul grande piazzale dell’Azienda da un commosso figlio Loris, a dodici mesi dalla scomparsa del padre e a pochi giorni da quella del suocero. Una cerimonia molto intensa e partecipata dalla cittadinanza fossanese e da quanti hanno preso la parola nel corso della celebrazione.
“Con questa scultura, Giovanni sarà sempre qui fra noi, a spronare e a vegliare, con giusta severità, sul lavoro di noi tutti“, hanno ricordato tutti gli intervenuti, dal Sindaco attuale al Senatore Marco Perosino, dall’ex primo cittadino albese Giuseppe Rossetto, agli ex parlamentari Tomaso Zanoletti, Sergio Soave e Andrea Olivero, dal Senatore Mino Taricco al Presidente della CRT Giovanni Quaglia. Beppe Ghisolfi, Banchiere giornalista che con Giovanni Filante ha condiviso l’esperienza politico amministrativa repubblicana, si è soffermato sulla valenza umana e sociale del compianto ex Sindaco, espressione di quella Prima Repubblica tanto vituperata ma sulla cui rivalutazione occorrerebbe farci un pensiero visto e considerato che nella attuale cosiddetta terza Repubblica la provincia Granda per la prima volta nella propria storia non è rappresentata nel Governo. A conclusione della cerimonia, è stato celebrato il pranzo in cantina e al figlio Loris Filante è stato omaggiato dallo stesso Ghisolfi, assieme all’imprenditore agroindustriale Marco Buttieri e al corrispondente Alessandro Zorgniotti, il best seller economico biografico “Banchieri”.