La Famija Monregaleisa ha donato all’ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì 16 televisori, frutto di una raccolta fondi promossa dal noto sodalizio che ogni anno organizza il carnevale in Città e alcune altre iniziative a sfondo sociale e scopo benefico.
Lunedi 18 giugno, il presidente della Famija Enrico Natta, accompagnato da Milena Dellaferrero ed Ernesto Ghigliano, ha consegnato formalmente gli apparecchi – già collocati nei reparti di Ostetricia e Chirurgia Generale – all’Asl CN1, rappresentata dal nuovo direttore generale Salvatore Brugaletta e dal direttore sanitario di Presidio Mirco Grillo.
“A pochi giorni dal mio insediamento – ha detto Brugaletta – ho già avuto modo di apprezzare la vostra organizzazione, un modulo eccellente che garantisce sul territorio appropriatezza alle necessità assistenziali. Ho trovato un livello organizzativo alto, che agevola notevolmente i professionisti nel loro lavoro.“
Il direttore generale ha quindi ringraziato l’associazione monregalese per la donazione: “E’ importante il coinvolgimento della comunità nel miglioramento, anche dal punto di vista del confort, dell’ospedale. Questo testimonia senso di appartenenza della società civile alla sanità’ locale e responsabilizza tutti gli operatori della sanità ad una particolare attenzione al cittadino che alle strutture si rivolge per trovare risposta ai propri bisogni sanitari. Chi oggi dona potrebbe trovarsi un giorno nella condizione di dover ricevere, da questa struttura. Le sinergie che si stabiliscono tra l’ospedale, la città, le comunità locali sono significative di una realtà viva e coesa, che rappresenta una ricchezza reale per il territorio”.
“Siamo soliti organizzare eventi che prevedono una raccolta fondi – ha aggiunto il presidente della Famija, Natta – e in questa occasione , anche con la mediazione del dr. Ippoliti, abbiamo scelto volentieri questa bella realtà.”
Alla cerimonia, alla quale hanno presenziato i primari e una rappresentanza del personale sanitario dell’ospedale, ha partecipato il sindaco di Mondovi Paolo Adriano: “E’ stato un piacere incontrarla, dottor Brugaletta. Auspico un confronto costruttivo sia sugli aspetti positivi della nostra realtà sanitaria, sia sulle criticità, con un tavolo di lavoro condiviso. Un ospedale come il nostro credo possa ancora svilupparsi.”