Il tumore polmonare è stato a lungo considerato una patologia a retaggio maschile, ma i dati epidemiologici evidenziano oggi una crescita esponenziale della sua incidenza e mortalità nelle donne: a partire dagli anni ’80, il divario tra i due sessi si è ridotto, principalmente a causa del drammatico aumento del consumo di tabacco anche nella popolazione femminile.
Le conclusioni derivano da una pubblicazione scientifica sull’efficacia della medicina di genere in oncologia e un progetto di ricerca sulla qualità di vita dei pazienti affetti da tumore, che sono stati insigniti a Torino del premio di ricerca intitolato a Daniele Rosa.
La cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 27 giugno nell’Impact HUB di Torino: i vincitori hanno ricevuto una somma di 3000 euro a progetto da destinare ad altre ricerche mediche.
Quest’anno il premio per la ricerca medica è stato consegnato a Tiziana Vavalà, medico della struttura di Oncologia dell’Asl CN1 diretta da Pietro La Ciura, sede di Saluzzo. Con il suo lavoro dal titolo “Il tumore del polmone nelle donne e le nuove sfide della medicina di genere: identificazione di marcatori biomolecolari per un approccio terapeutico personalizzato sessospecifico”, la giovane oncologa si é distinta tra gli altri otto candidati provenienti da Piemonte e Liguria.
“Il riconoscimento ottenuto dalla dottoressa Vavalà – dichiara il direttore generale Salvatore Brugaletta – premia l’impegno e il livello professionale di una specialista che lavora in un’équipe – quella diretta dal dr. La Ciura – che accompagna alla formazione e alla preparazione clinica, un alto livello di motivazione dei medici e degli operatori sanitari. Il mio personale encomio va pertanto sia all’autrice della ricerca, sia a chi dirige una struttura che rappresenta una delle eccellenze dell’ospedale di Saluzzo: una realtà viva, ottimamente inserita nel territorio, sempre attenta a offrire risposte di qualità alla domanda di salute dei cittadini.”
La ricerca
In Italia, nel 2017, si attendevano oltre 41.800 nuove diagnosi di tumore del polmone, delle quali oltre il 30% interessanti il sesso femminile. Esse rappresentano l’11% di tutte le nuove diagnosi di tumore nella popolazione generale e, in particolare, il 15% di queste nei maschi e l’8% nelle femmine.
Il tumore del polmone nelle donne è molto raro prima dei 50 anni (2% di tutte le diagnosi di tumore), è la quarta neoplasia fra i 50 e i 69 anni (7%) e la terza al di sopra dei 70 anni (7%). Ad oggi, al netto degli effetti legati all’invecchiamento della popolazione, si registra una marcata diminuzione di incidenza negli uomini (in relazione ad una altrettanto marcata riduzione dell’abitudine al fumo), pari a -1,7%/anno negli ultimi anni.
A questa tendenza corrisponde tuttavia un aumento dei nuovi casi tra le donne (+3,1%/anno dal 2003 al 2017). In merito alla mortalità, nelle donne è la seconda causa di morte per neoplasia nelle fasce di età 0-49 e 50-69 anni (rispettivamente il 9% e il 14%) e la terza causa nelle ultrasettantenni (10%).
Numerosi dati depongono per una maggiore suscettibilità delle donne nei confronti dei carcinogeni
presenti nel fumo di sigaretta rispetto agli uomini.