All’indomani della tragedia accaduta a Genova il Codacons concentra la sua attenzione sullo stato delle infrastrutture sul territorio, e con riferimento alla Regione Piemonte indica una seria di manufatti che necessiterebbero di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza: Priero, Viadotto A6 Chiaggi; Fossano, Viadotto A6 Stura di Demonte; Autostrada Savona-Torino, all’altezza di Cadibona; Viadotto A6 tra Altare e Ferrania.
L’Associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su questi cavalcavia/viadotti per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E impiego del genio militare – non di privati – per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico.
In questo senso il Codacons ha deciso di diffidare i prefetti di Cuneo e Savona. A loro, chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica, l’Associazione chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune).
Il Codacons mette il suo staff legale a disposizione dei cittadini piemontesi che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l’Associazione basta scrivere all’indirizzo info@codacons.it, o – dal 20/8 – contattare il numero verde 800.582493.
c.s.