Il suo entusiasmo e il suo sorriso conquistano, mettendo al contempo a proprio agio chiunque interloquisca con lui. Gian Battista Asteggiano, conosciuto da tutti come “Gibo”, da quattordici anni si muove con disinvoltura e nota professionalità nell’ambito dell’accoglienza, grazie a Carpe Noctem et Diem, noto punto di riferimento turistico nel cuore di Pollenzo, la quasi bimillenaria frazione di Bra.
«L’esordio ci ha visti cominciare con attenzione ai vini e a piccoli stuzzichini e poi, dopo un anno, siamo diventati anche rist
Negli anni è cambiato anche lo stile, l’approccio verso il cibo anche al ristorante, vero?
«Sì, è così. Innanzitutto è vincente l’idea di una cucina espressa: pensata, preparata e servita
in tavola. A ciò si aggiunge la volontà di usare solo prodotti di stagione e di alta qualità. Desideriamo proporre sì una cucina tradizionale, quella legata al territorio, con la quale sono state scritte la nostra storia e la nostra cultura culinaria, con un’attenzione particolare ai metodi di cottura e all’apporto di grassi. Noi, poi, siamo profondi conoscitori della carne
che rappresenta un buon motivo per venirci a conoscere, ma devo dire non l’unico. Ciò che
ci contraddistingue in fondo è lo spirito che applichiamo ogni giorno, con il quale cerchiamo
di garantire al cliente buona cucina, ma anche un servizio professionale e al tempo stesso informale, mettendo al centro del nostro interesse le esigenze e la soddisfazione dei commensali. Pranzare o cenare al ristorante non dev’essere una costrizione, ma rappresentare un piacere, un momento felice di svago in cui il cibo rappresenti una scoperta interessante e,
a mio giudizio, anche un’emozione creativa e un po’ fantasiosa».
Per riuscire al meglio in questa attività è solo?
«Carpe Noctem et Diem si avvale fondamentalmente di una conduzione familiare che ben si armonizza con il prezioso supporto anche di collaboratori. A rendere per me importante questo lavoro è il rapporto umano, la buona sinergia con tutto il “team” che è poi anche lo specchio fedele dell’armonia percepita nella degustazione delle nostre portate».
Carpe Noctem et Diem dispone di un bel giardino interno…
«È sempre stato un mio “pallino”, e nel tempo ho cercato di migliorarlo, rendendolo vivibile nella bella stagione con comodi dehors e sedute confortevoli che permettessero una piacevole permanenza all’aperto per vivere appieno il momento dell’aperitivo che di solito precede la cena».
Un esterno che in estate diventa occasione di momenti di festa…
«Verissimo. Abbiamo in programma un ricco calendario di appuntamenti da vivere sotto le stelle a Pollenzo, per mixare con amici buona cucina, buoni vini e piacevole senso dell’ospitalità».
Nel futuro ci sono tante novità!
«Guai non fosse così. Guardare avanti è lo stimolo dell’imprenditore, ma è anche una forte motivazione al miglioramento. Metteremo a fuoco, il prossimo anno, alcune innovazioni, taluni ampliamenti sempre nel nome di una passione e di un amore verso questa professione che non rallenta, ma accelera verso una cucina più personalizzata e sempre più univoca nel nome della differenza».
Essere, pensare differente, vedere le cose da altre prospettive ha un significato per Gian Battista: è un modo per progredire personalmente e lavorativamente.
Steve Jobs diceva che le «persone così pazze da pensare di cambiare il mondo… sono quelle che lo cambieranno davvero».
E allora, cari lettori di “IDEA”, segnatevi questo indirizzo: Carpe Noctem et Diem, via Amedeo di Savoia 5, Pollenzo (Bra); cell. 339-1019233.