A fine luglio l’Associazione “Monviso in Movimento” e la lista civica “Impegno per Alba” avevano promosso, nella capitale delle Langhe, l’incontro con i sindaci di Parma e Cerveteri, Federico Pizzarotti e Alessio Pascucci: fondatori del movimento “Italia in Comune”.
Durante la serata, alla quale erano presenti, tra gli altri, l’ex viceministro, Andrea Olivero, e l’assessore regionale, Alberto Valmaggia, i due primi cittadini avevano illustrato il loro progetto di costruzione di una vasta rete civica capace di dare ai territori le risposte che la politica e i partiti tradizionali non sono in grado di offrire.
L’esperienza maturata in quell’occasione ha portato il coordinatore di Monviso Giovani, Pietro Carluzzo, insieme a Lorenzo Bono e Mattia Marchisio, a incontrare nuovamente Pizzarotti nella “sua” città martedì 28 agosto.
Numerosi sono stati gli argomenti all’ordine del giorno. A partire dal ruolo che dovrà giocare la nuova formazione politica. “Il programma – spiegano Carluzzo, Bono e Marchisio – è ancora in fase di costruzione. Ma alcuni valori vengono ritenuti fondamentali: la centralità delle persone; la sussidiarietà; la legalità. Inoltre, Il movimento ha una visione europeista, ma occorre che gli Stati membri perdano una parte della loro sovranità nazionale in proporzione ai temi da sviluppare: dal sociale alla politiche del lavoro, a quelle sulla sicurezza. Rimane un piccolo neo: lo Statuto non precisa quale dovrà essere il ruolo dei giovani”.
Altro argomento in discussione i populismi. Per combatterli occorre parlare chiaramente ai cittadini, senza usare slogan, ma utilizzando linguaggi e comportamenti lineari, seri e coerenti.
Quale dovrà essere l’esperienza portata in dote dai candidati all’interno del movimento? “La competenza – rispondono Carluzzo, Bono e Marchisio – deve essere proporzionale all’attività da svolgere. La priorità viene data a chi ha già esperienze associative, amministrative e imprenditoriali. Per svolgere bene un percorso bisogna avere una competenza politica unita all’esperienza maturata in diversi ambiti”.
Il futuro di Italia in Comune? “Pizzarotti intravede un percorso naturale di crescita graduale e senza forzature. Di conseguenza, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali si sta concretizzando l’intenzione di presentare liste alle regionali, mentre per le europee e le nazionali sarà necessario verificare che tipo di struttura si potrà creare”.
Al termine del colloquio i tre giovani cuneesi hanno chiesto al sindaco di raccontare loro le scelte per cui la città di Parma, negli ultimi anni, è diventata così attrattiva e ha fatto passi importanti sui fronti della mobilità, delle tecnologie e dell’accessibilità.
Pizzarotti ha spiegato quali sono stati i principali investimenti della “sua” Amministrazione. Come le rampe per l’accessibilità dei disabili ai negozi; il collocamento di impianti di illuminazione pubblica a led con accesso alla connettività web; la riduzione dell’Imu per gli appartamenti affittati a canone agevolato agli studenti universitari; gli sconti per l’allacciamento dell’energia elettrica agli studenti fuori sede; l’incremento delle corse serali degli autobus; lo sviluppo di percorsi creativi per i giovani: dal teatro alla cinematografia, alle sale incisioni per la musica.
Progetti che Carluzzo, Bono e Marchisio potranno suggerire anche alle Amministrazioni locali del Cuneese. In particolare a quella del capoluogo della “Granda”. “Vogliamo – concludono i tre giovani – che la nostra città diventi a portata di studenti universitari, fuori sede e liceali. E Parma ci ha offerto molti spunti importanti sui quali lavorare”.
c.s.