“I momenti belli che ho vissuto a Cuneo, fortunatamente, sono tanti, ma tutti sono passati attraverso il sacrificio. Il momento più bello è quello in cui ti rendi conto di essere una famiglia, una squadra vera. Il mio Cuneo, in questi due anni, lo era”. Si racconta così ad Ideawebtv.it Andrea Rosso, il giorno dopo la rescissione del contratto che lo legava al Cuneo.
Due anni intensi, quelli trascorsi dal centrocampista torinese in biancorosso, due anni in cui Rosso ha saputo diventare un leader tecnico e caratteriale, vivendo da protagonista la promozione del 2016-2017 e la storica salvezza in Serie C dell’ultima stagione. “Nell’ultimo anno sicuramente il momento più bello è stato il fischio finale della gara di ritorno dei playout a Gavorrano. Il primo anno si concluse con il trionfo, ma non fu facile: partimmo male, poi con Iacolino centrammo una grande rimonta. Come ho detto, tutto ciò che abbiamo conquistato è stato frutto di lavoro e sacrificio”.
Rosso avrebbe dovuto essere una pedina importante per il Cuneo anche nella stagione che sta per iniziare. Titolare nel debutto contro l’Albissola in Coppa, il centrocampista è stato poi improvvisamente messo da parte dalla nuova proprietà. E’ lo stesso Rosso a ripercorrere queste ultime settimane: “All’inizio della preparazione a noi “vecchi” fu prospettato un ruolo da leader del nuovo gruppo, poi con il passare dei giorni tutto è cambiato. Prima Conrotto è stato invitato a cercarsi un’altra squadra, poi, il giorno prima della partita contro la Juventus (20 agosto, ndr), la dirigenza mi ha comunicato che non rientravo più nei piani della società. Non mi interessa conoscere le motivazioni, non ero più ritenuto “idoneo” a far parte della squadra: ci può stare che una società faccia le sue scelte, nel calcio è così, ma mi hanno infastidito i tempi e i modi. Se me l’avessero comunicato qualche settimana prima sarebbe stato tutto diverso. In poche settimane invece sono passato da essere un elemento fondamentale della rosa ad allenarmi a parte, quest’ultima è stata una bruttissima sensazione”.
Andrea Rosso che lascia a malincuore, ma a Cuneo, secondo lui, qualcosa è cambiato: “Fino allo scorso anno il Cuneo era una grande famiglia: dirigenti, giocatori, staff, tifosi. Da quest’estate qualcosa è cambiato, il clima che si percepiva era completamente diverso, meno “genuino”, fin dai primi giorni di ritiro”.
In chiusura, prima di gettarsi nella nuova avventura al Borgaro in Serie D, Rosso esprime una speranza: “Mi dispiace lasciare. Ciò che mi auguro è di aver lasciato un buon ricordo. Come uomo, ancor prima che come calciatore. Spero che il Cuneo possa continuare a fare bene”.