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Un tonfo pesante, a dimostrazione che ci sarà ancora moltissimo da fare. Il Cuneo esce con le ossa rotte, o forse qualcosa in più, dal test amichevole del “Paschiero” contro il Chieri, travolto 4-1 dall’undici di Manzo.
D’interesse era soprattutto valutare le scelte tattiche attuate da Scazzola dopo i molti arrivi degli ultimi giorni di mercato. Il tecnico biancorosso ha optato per il 3-4-3, lanciando subito nella mischia tutti i nuovi arrivati. Il trio offensivo, particolarmente leggero, era composto da Borello, Testa e Caso, orfano quindi di bomber Zamparo (autore delle uniche reti stagionali biancorosse), a riconferma del fatto che l’attaccante è ormai sul piede d’addio.
La cronaca del match è a sole tinte chieresi per i primi 40′: vantaggio di D’Iglio, raddoppio e tris di Merkaj, in grande scioltezza. L’unica nota lieta cuneese è il gran gol di Caso, che, al 41′, prende palla e decide di fare tutto da solo: serpentina tra le maglie avversarie e Benni battuto con un gran tiro.
Nella ripresa, Cuneo arrembante ed in crescita, ma sono ancora gli azzurri a passare, con De Mitri che ribadisce in rete una parata di Coppola (subentrato a Marcone) su tiro di Campagna.
Non è mai bello subire un poker al passivo. Cuneo da lavori in corso e forse qualcosa in più.
Cuneo-Chieri 4-1
Cuneo (3-4-3): Marcone (25’st Coppola), Santacroce (1’st Tafa), Cristini (15’st Spizzichino), Marin (37’st Razzanelli); Mattioli, Romanò (37’st Rymond), Suljic (10’st Said Mhando), Celia (1’st Bertoldi); Borello (37’st Alvaro), Testa (1’st Jallow), Caso (1’st Arras). All Scazzola
Chieri (4-3-3): Benni (25’st Bertoglio), Serbouti (30’st Olivera), Pautassi (15’st De Mitri), Ciappellano (25’st Campagna), Cirio (1’st Oyewale); D’Iglio (30’st Vergnano), Di Lernia (25’st Moretti), Gerbino (1’st Bani); Merkaj (30’ st Della Valle)), Gaeta (15’st Benedetto), Gasparri (15’st Lazzaro). All Manzo
Gol: 10’ D’Iglio, 27’ Merkaj, 39’ Merkaj, 41’ Caso, 75’ De Mitri
Ammoniti: Marin, Spizzichino
Arbitro: Michele Giordano di Novara; assistenti Alessandro Rotondale e Massimo Younes
