Messi ormai da parte i ragionamenti del caso sulle partite di Coppa, per l’Eccellenza è ormai tempo di pensare a quella che sarà la “vera” stagione, rappresentata da un campionato che si preannuncia combattuto. Il conto alla rovescia recita ormai -5: cinque giorni all’inizio delle ostilità, con ben nove cuneesi su sedici squadre ai nastri di partenza.
Un dato molto alto, accentuato in termini percentuali dalla rivoluzione rappresentata dal passaggio da 18 a 16 iscritte.
Ma come si presentano al 2018/19 le squadre della provincia Granda? Ideawebtv.it cercherà di farvele conoscere un po’ meglio nei prossimi giorni, con uno speciale dedicato ad ognuna delle nove realtà cuneesi, per valutarne obiettivi, punti di forza e possibile formazione tipo, con l’incognita rappresentata dai giovani, da sempre elemento cardine nella costruzione estiva di una rosa.
Partiamo oggi con la Cheraschese, mantenendo fede all’ordine d’arrivo del 2017/18. Sono stati infatti i bianconerostellati i migliori cuneesi della passata annata, ovviamente ad esclusione della Pro Dronero, vincitrice del campionato e neopromossa in Serie D.
Che cosa lascia l’estate
Già, sembra un’era geologica fa. Nel mezzo, un ridimensionamento di budget ed obiettivi ed un vero e proprio esodo di figure dirigenziali (il Ds Roman), tecniche (mister Brovia) e sportive (Cornero, Celeste, Atomei, Prizio, Mazzafera e tanti altri).
Oggi la Cheraschese è un grande cantiere aperto, pronto ad attirare a sé alcuni giovani interessanti ed a cercare l’impresa della salvezza grazie ad un gruppo di volti “freschi” ed un tecnico, Ricardo, abituato a lavorare con la linea verde.
La formazione tipo
Difficile, anzi difficilissimo ipotizzarla fino in fondo, anche alla luce di alcune assenze importanti nella gara di coppa contro la Santostefanese. Lo stesso Ricardo conferma: “La squadra è in costruzione, siamo un cantiere aperto”.
Contro l’ex Brovia si è scelto un 4-4-2, ma noi abbiamo ipotizzato qualche minima variazione, verso un centrocampo più folto. In porta c’è Nurisso, uno dei reduci e sinonimo di affidabilità. Dietro, capitan Costamagna e Marchetti (1995 e 1990), guidano due giovani di belle speranze come Battisti (2000 dal Cuneo) e Vernero.
Il centrocampo è forse il reparto più forte, seppur giovanissimo: Nastasi, Capuano e Casassa Mont in mezzo, Orofino e Capocchiano sugli esterni, con uno tra Savino (più probabile) e Capuani a fare da punta vera.
Età media? 21.1 anni, di gran lunga la più giovane tra le cuneesi, con un ventottenne a fare da “vecchio” (Marchetti) e ben otto fuori quota che partono potenzialmente come titolari.
La stella
Abbiamo scelto Massimo Costamagna, soprattutto per ciò che rappresenterà in questa stagione. Non è forse lui il leader tecnico di questo gruppo, ma è certamente colui che porterà in dote quel pizzico di continuità all’interno di una rosa ridimensionata dalla variazione del progetto tecnico di base.
Rappresentante “in campo” di una famiglia da anni legata alla realtà dei Lupi, il terzino destro a ventitrè anni sarà capitano, chiamato a tenere a bada i suoi nei momenti difficili della stagione, contro rose forse più attrezzate e sicuramente più esperte.