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Presentata ad Alba l’edizione 2018 di Torino Spiritualità

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Ieri, mercoledì 5, la sala consigliare “Teodoro Bubbio” del Palazzo comunale di Alba ha ospitato la presentazione degli appuntamenti 2018 di “Torino Spiritualità ad Alba. Le verità che ci circondano”.

La sesta edizione ci invita ad intraprendere una ricerca che ha portato, nel corso della storia, alle espressioni più alte dell’uomo. Ce lo testimoniano secoli di filosofia, arte, religione e scienza: da sempre l’uomo è alla ricerca della Verità.

C’è chi ricerca una verità assoluta, chi trova la propria verità relativa o anche chi ammette di non essere in grado di trovarla (o di non volerla nemmeno cercare); in ogni caso essa è negazione di qualcosa, si costituisce escludendo ciò che non viene considerato tale.

Non potrebbe essere altrimenti, in quanto essa non è che la risposta ad una domanda, ad un dubbio, e le prime parole che ci vengono insegnate sono proprio quei due monosillabi che usiamo per rispondere, apparentemente insignificanti, ma che nascondono al loro interno una potenza senza limiti: SÌ e NO.

«Si rinnova il felice sodalizio tra noi e l’associazione Circolo dei Lettori di Torino che organizza e cura l’edizione torinese di questo importante festival giunto quest’anno alla 14esima edizione – ha spiegato in conferenza stampa Francesco Cordero tra gli organizzatori di Torino Spiritualità ad Alba – Ringrazio Armando Bonaiuto, curatore della rassegna torinese, per il supporto che ci ha dato in questi anni. Il tema della sesta edizione albese è la verità o meglio le “verità che ci circondano” con il “no” evidenziato in rosso. Questo tema trae spunto dall’edizione torinese che s’intitola “Preferisco di no” ed invita a riflettere sul più breve dei nostri avverbi, il “no”».

Il programma dell’edizione albese quest’anno è stato scritto dal diciottenne Francesco Zabaldano, studente del Liceo Classico “G. Govone” di Alba.

«La prima domanda da porsi è che cos’è la verità – ha chiarito Francesco Zabaldano – quale verità cerchiamo. C’è chi cerca una verità assoluta, chi una verità relativa e c’è chi non cerca alcuna verità o per volontà o per incapacità. Comunque la verità si costituisce negando ed escludendo ciò che non viene considerato tale. Perciò, la verità è una negazione di qualcosa. Ed è proprio in questo punto che l’edizione albese si ricollega a Torino Spiritualità, attraverso la negazione».

«Ringrazio l’Associazione Intonando perché rappresenta la differenza tra il dire ed il fare – ha dichiarato in conferenza stampa Fabio Tripaldi, assessore alla Cultura del Comune di Alba – Tutti continuano a dire che bisogna dare spazio ai giovani, bisogna utilizzare gli spazi cittadini. Intonando lo fa. Intonando valorizza i giovani, come Francesco Zabaldano che mi ha emozionato molto quando ho letto i suoi lavori, un mese e mezzo fa. Intonando, inoltre, utilizza spazi cittadini, è radicato fuori dal centro, a Mussotto, lancia borse di studio e tratta temi importanti. Finora, sei edizioni con temi incisivi e molto difficili. Il “no” è una questione quotidiana del sempre. Oggi, ognuno di noi deve trovare il modo per non chinare la testa, non girarsi dall’altra parte, non essere accondiscendente quando si rende conto che qualcosa non funziona. Quotidianamente ognuno di noi può fare la resistenza che sente propria dicendo dei “no” e dei “si” in maniera convinta».

«Quest’anno – ha spiegato Armando Bonaiuto, curatore di Torino Spiritualità – noi abbiamo scelto di lavorare sul tema del “no”. Il titolo è “Preferisco di no” perché il nostro intento è affermare che l’essere umano non è soltanto ciò che fa, ma spesso è anche ciò che decide di non fare, di non avallare, di non legittimare. “Preferisco di no” è una frase da usare, da opporre su alcuni fronti pericolosi, come la cautela vantaggiosa del gregge. In un tempo un po’ opaco in cui è difficile orientarsi e la verità è frammentata. Torino Spiritualità vuole increspare le coscienze e fare luce»

All’incontro è intervenuto l’attore Paolo Tibaldi che ha spiegato il significato di “Non ora, dopo, c’è tempo”.

c.s.