Penultima tappa del nostro viaggio a nove puntate tre le compagini cuneesi che parteciperanno al prossimo campionato di Eccellenza, al via da domani, domenica 9 settembre.
È tempo di parlare di neopromosse, anche se le due compagini della Granda che prenderanno il via da “nuove” alla prossima stagione hanno qualcosa in più delle semplici matricole. La prima è il Moretta, reduce dalla straordinaria vittoria del campionato di Promozione.
Che cosa lascia l’estate
L’estate biancoverde ha portato in dote in primis la conferma di mister Ettore Cellerino, fondamentale nella scalata al top del calcio regionale grazie alla sua esperienza ed alla sua grinta.
A salutare, invece, è stato quello che era forse il leader tecnico e morale del Moretta: Riky Vailatti, tornato nel torinese dopo un’ottima stagione, ricca di scorribande sulla corsia sinistra.
Tanti gli arrivi, per rendere competitiva la rosa: dall’ “altro” Tortone, così da comporre una coppia di centrali di famiglia, a Modini e Ligotti davanti, con la conferma del “vecchio” D’Agostino e del giovane Ronny Sacco, pronto ad esplodere definitivamente dopo una stagione a scuola da Enzo.
La formazione tipo
Squadra camaleontica, come molte altre nella categoria, soprattutto per via del discorso fuori quota, che consente di variare lo schieramento tattico. Di partenza, è ipotizzabile, anche qui, il 4-3-3.
Comisso tra i pali, protetto sugli esterni dai giovani Sobrero e Tosello ed al centro dalla Tortone family. In mediana Faridi, Zigliani e Sillah, davanti un trio intercambiabile, senza riferimenti veri, con Modini, Sacco e Ligotti a comporre un tridente vivace e di movimento.
La stella
Modini e Ligotti portano un discreto carico d’esperienza ad una neopromossa, ma la nostra attenzione ricade su Othman Faridi e su quello che il suo calcio potrà dare ai biancoverdi anche nella categoria superiore. L’ex Saluzzo è da sempre considerato un giocatore da Eccellenza ed inserito nuovamente nel suo habitat naturale, con allenamenti più costanti e mirati, potrà ancora alzare il suo livello di gioco. Una diga in mediana in grado come pochi altri nella categoria di impostare nonostante la grande fisicità: un giocatore completo indispensabile per Cellerino, che non se ne sarebbe mai privato.