Il suo cognome è una certezza quando si parla di ristorazione di qualità, non fosse altro per il fatto che per gli Allochis la cucina si respira sin da bambini. In particolare, Danilo, il più grande dei fratelli, ha cominciato ad appassionarsene a 13 anni, per poi coltivare quell’instancabile curiosità che lo ha portato a esplorare in Italia e all’estero saperi e sapori.
E poi, dopo un’esperienza in Liguria, dove il pesce è entrato prepotentemente nel suo Dna, tornare alla sua terra, la Langa per ripartire con un locale che è prima di tutto una sfida con se stesso, oltre a rappresentare l’essenza della cucina che oggi deve saper offrire un servizio che non ha più orari troppo rigidi. E così è nato “Al Biancospino”, un’oasi di gusto lontana dai riflettori e dal caos delle città. Un delizioso paradiso per chi ama riscoprire materie prime antiche e ricette storiche, che con la sua cucina diventano sapori irrinunciabili.
«Nel mio locale», sottolinea con semplicità Danilo Allochis, «si respira un’atmosfera rilassante e accogliente, in ciascuno degli ambienti dei quali si compone: dalla sobria ed elegante sala ristorante con 40 coperti, alla vineria dall’anima più rustica, fino alla cantina sotterranea dove si possono effettuare aperitivi, degustazioni e acquisto dei vini selezionati tra le migliori referenze territoriali, oppure pranzare o cenare in un tavolo appartato ed esclusivo».
Una cucina semplice, ricercata per genuinità!
Alla tavola del Biancospino si apprezza un menù ricco, ispirato ai sapori della tradizione rivisitati con un tocco di fantasia; una caratteristica dello chef è quella di prediligere i piatti a base di pesce (consigliatissima la rana pescatrice grigliata con vinaigrette, uova di quaglia e tartufo nero), senza però mai far mancare le portate squisitamente “di terra” come i piatti con funghi e tartufi della zona.
«Adoro selezionare le materie prime con le quali preparare le portate che variano nel menù con cadenzata frequenza. Ecco perché non è inusuale vedere, anche durante i momenti del pranzo o della cena, contadini o agricoltori locali portarmi ortaggi, formaggi, carni, frutta di questo territorio. Ho instaurato con molti produttori e contadini locali un ottimo rapporto e per me cucinare il sugo con prelibati pomodori, oppure cimentarmi in un dolce con la squisita uva fragola del mio vicino, è un piacere, un onore, oltre a rappresentare l’essenza secondo me più vera e autentica della mia professione. Conoscere i prodotti della zona, lavorarli senza stravolgerne le qualità è il mio compito, importante come quello di far comprendere ai commensali il valore della tradizione della cucina di Langa. Un territorio straordinario, di crescente interesse, in virtù di un’attenta e oculata produzione vinicola che rende anche l’alta Langa, sempre più presente sulle tavole internazionali».
Locale sì, ma con grande passione per il pesce e le tradizioni estere
Nel menù sono sempre presenti piatti di pesce fresco che sono una caratteristica distintiva del ristorante. E ogni venerdi, accanto alle preparazioni classiche il locale si trasforma in un lounge bar dove si possono gustare ostriche, coquillage di vario tipo e pesce crudo accompagnati da splendide bollicine di Alta Langa Docg e per chi volesse continuare la serata a tema è disponibile un ricco menù alla carta con diverse proposte. «Accanto alle mie personalizzazioni culinarie», ribadisce Danilo Allochis, «adoro proporre le classicità senza tempo che piacciono anche agli stranieri. Piatti come la Cesar salad, il club sandwich: occasioni per sentirsi a casa anche in terra di alta Langa».
Superfluo inoltre sottolineare che accanto a tante proposte, si affianca una carta dei vini di tutto rispetto che annovera davvero una selezione delle più significative etichette locali e non solo.