Home Attualità “Porte aperte” all’Asl CN1 per la Giornata Mondiale Alzheimer

“Porte aperte” all’Asl CN1 per la Giornata Mondiale Alzheimer

Il 21 settembre: coinvolte le Neurologie, la Lungodegenza e la Neuropsicologia. Punti informativi in tutti gli ospedali dell’Asl. Un milione di malati in Italia

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In occasione della 25.ma edizione della Giornata Mondiale Alzheimer, il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze dell’Asl CN1 organizza per il 21 settembre prossimo una giornata ‘porte aperte’ con un duplice intento: da un lato promuovere una maggiore consapevolezza relativamente ai problemi provocati dalla malattia, sviluppando una coscienza pubblica globale; dall’altro permettere a famiglie, medici e associazioni di lavorare insieme per dare risposte concrete ai bisogni dei malati di Alzheimer e dei loro familiari.
Secondo il World Alzheimer Report 2017, la demenza colpisce quasi 50 milioni di persone in tutto il mondo: in media si calcola che ogni 3 secondi venga posta una nuova diagnosi. Si stima che in Italia attualmente più di un milione di persone ne soffra e che entro il 2020, 584.000 nuovi casi di demenza saranno diagnosticati nel nostro Paese.

L’evento è stato progettato nei Presidi Ospedalieri di Savigliano, Fossano, Saluzzo e Mondovì per giungere in modo capillare a una maggior quota di popolazione.

I professionisti delle Strutture Neurologia di Savigliano e di Mondovì, Lungodegenza Fossano, Neuropsicologia saranno disponibili presso l’ospedale di Savigliano (Sala Comitato) dalle 9 alle 13, l’ospedale di Mondovì (Ambulatorio Neurologia) dalle 14 alle 16, l’ospedale di Fossano (Sala Sordella) e l’ospedale di Saluzzo (Sala Archivio) dalle 14 alle 17.
Gli operatori coinvolti saranno identificabili per la presenza di una coccarda di viola, colore associato in tutto il mondo alle malattie dementigene.

Spiega Maria Roberta Bongioanni, direttore della struttura complessa di Neurologia dell’ospedale di Savigliano, che ha organizzato l’evento: “Grazie alla multidisciplinarietà delle figure professionali coinvolte (neurologo, geriatra, neuropsicologo e infermiere), si potranno effettuare questionari di screening cognitivo, fornendo suggerimenti sulla conservazione delle risorse cerebrali, ma soprattutto si potranno avere informazioni di supporto per i caregivers dei pazienti (assistenza, consigli pratici non farmacologici sulla gestione quotidiana degli stessi, indicazioni sui servizi presenti sul territorio, sulle strutture di competenza, sugli enti specializzati del territorio in materia di demenze …). Saranno inoltre fornite informazioni essenziali sulle patologie dementigene e sulle varie fasi di malattia, così come sulle terapie, farmacologiche e non, attualmente disponibili”.

Una maggiore consapevolezza e comprensione delle demenze è importante per sfidare lo stigma sociale e le idee sbagliate che circondano tale condizione.

L’iniziativa è volta a sensibilizzare la popolazione sulle malattie neurocognitive e avvicinare i caregivers che ogni giorno affrontano i problemi che esse portano con sé: nessuno può affrontare da solo la malattia di Alzheimer o un altro tipo di demenza.