Infrastrutture in provincia di Cuneo: lettera aperta di Mino Taricco

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

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Gentile direttore,

ho letto il sollecito inviatoci tramite organi di stampa dal Dott. Ezio Barp, relativamente a cosa stanno facendo i rappresentanti istituzionali di questo territorio, sulla situazione drammatica di alcune arterie viarie, e sullo stato dei progetti per alcune nostre infrastrutture strategiche.

Colgo l’occasione per ribadire che la vicenda Asti Cuneo è a questo punto tutta in mano al Ministro Toninelli che, come hanno ampiamente documentato gli organi di stampa, di fatto ha sospeso il percorso definito dal precedente Ministro Del Rio, che aveva ottenuto il via libera da Bruxelles e che aveva il sostanziale assenso della concessionaria che avrebbe dovuto realizzare il completamento, per effettuare una ulteriore verifica costi-benefici.

In merito invece alla variante SS21 o di Demonte, e al raddoppio del tunnel di Tenda, cui si faceva riferimento, per quel che mi riguarda ho seguito l’iter formale, e mi risulta che per la variante di Demonte, per la quale è stanziato un finanziamento di 55 milioni di euro, dopo che nei mesi passati vi è stata l’Apertura, sia ora in corso l’iter della Conferenza dei servizi e della Valutazione di Impatto Ambientale, che dovrebbero concludersi entro l’anno, per l’apertura dei cantieri il prossimo anno.

Per il raddoppio del tunnel di Tenda mi risulta che dopo la revoca alla ex società aggiudicataria, sia in corso la definizione da parte di Anas con la seconda società classificata nella gara d’appalto a suo tempo effettuata, che parrebbe interessata, delle condizioni di subentro. Il tutto dovrebbe concludersi entro l’anno, per poi immettere la nuova società nelle condizioni di riprendere i lavori.

Ricordo, senza spirito di polemica, che nel caso del raddoppio del Tenda, che col cronoprogramma originario avrebbe dovuto essere completato, vi è stata purtroppo una interruzione dovuta alla evidenza di illeciti da cui è scaturita una inchiesta giudiziaria, con tutte le conseguenze del caso; 

e nel caso della variante di Demonte vi era già stato un iter progettuale praticamente completato, con la Conferenza dei Servizi di fine 2007, che nel 2010 fu bloccato, dall’allora Governo Berlusconi, perché ritenuto troppo oneroso, e che l’attuale iter è dovuto ripartire da capo, con una nuova proposta progettuale della Provincia nel 2011, e ci ha visti in questi anni nuovamente impegnati a portarlo a compimento.

Voglio veramente sperare che non insorgano ulteriori intoppi e che nei prossimi mesi tutte e due le infrastrutture possano vedere l’avvio dei lavori.

Sperando di avere fornito elementi utili, ringrazio dell’attenzione.

Mino Taricco