Al Circolo dei lettori di Torino il giornalista Piero Bianucci ha condotto la presentazione della mostra “Dal nulla al sogno-Dada e surrealismo dalla Collezione del museo ‘Boijmans Van Beuningen’” curata da Marco Vallora, visitabile in fondazione “Ferrero”, ad Alba, dal 27 ottobre al 25 febbraio.
Nella stessa occasione è stata illustrata la mostra parallela “Apollinaire e l’invenzione ‘surréaliste’” che sarà allestita nella “Wunderkammer” della Gam-Galleria d’arte moderna e contemporanea di Torino nel medesimo periodo.
In questa straordinaria mostra internazionale che la fondazione “Ferrero” torna a donare alla città in cui è nata la storia del Gigante amico saranno proposte opere di grandissimo livello e impatto in una sequenza tematica che rifletterà i concetti esemplari della poetica nichilista del dadaismo e di quella propositiva del surrealismo: il caso, il brutto, il sogno, l’inconscio, il rapporto con l’antico, il legame tra arte e ideologia.
L’immagine-simbolo della mostra, un particolare della quale è riprodotto qui sotto, è tratta dall’opera di Salvador Dalì (1904-1989), “Landscape with a girl skipping robe” del 1936 (Museum “Boijmans Van Beuningen”, Rotterdam, photo “Studio Tromp”, © Salvador Dalì, Fundaciò “Gala-Salvador Dalì”, by Siae 2018).
Per chi ama davvero l’arte e predilige le sorprese raffinate, il museo olandese “Boijmans Van Beuningen” di Rotterdam è una vera perla che espone vetri preziosi e pezzi rari di “design”, disegni antichi Dürer stampe di Goya, e prototipi di moda; rare opere italiane, gotiche, rinascimentali, settecentesche, da Beato Angelico a Jacopo del Sellaio, da Butinone a Francia, da Veronese e Tiziano, a Guardi e Piranesi. Ma anche maestri fiamminghi del valore di Van Eyck o Rembrandt, Bosch e Brueghel, Rubens e Van Dyck, la scuola dell’Aja, con Van Gogh e Toorop, e poi francesi, da Fragonard e Boucher a Monet, Degas, Cézanne, e ancora Picasso, Mondrian e Rothko, senza contare i contemporanei, da Nauman a Cattelan. Assai importante è la collezione di artisti dell’area delle avanguardie storiche, non soltanto cubisti e costruttivisti olandesi, ma soprattutto dadaisti e surrealisti, molti provenienti dalla selettiva collezione di Edward James (1907-1984), mecenate-collezionista, poeta e viaggiatore, che si divise tra la passione per Magritte e per Dalì, diventando di quest’ultimo eccentrico mercante.
Sarà un appuntamento imperdibile, con i capolavori in fondazione “Ferrero”, come sempre a ingresso libero, di Giorgio De Chirico, Salvador Dalì, Marcel Duchamp, René Magritte, Francis Picabia, Joan Mirò e molti altri.
“Dal nulla al sogno”: il conto alla rovescia
Presentata a Torino la mostra su dada e surrealismo che aprirà il 27 ottobre, visitabile sino al 25 febbraio