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ELEZIONI 2019 – Massimo Somaglia: “Sto riflettendo per il mio futuro politico, serve un progetto credibile e realizzabile”

L'ex candidato sindaco, a Bra, per il centrodestra e attuale consigliere comunale, intervistato a pochi mesi dalle elezioni amministrative del 2019

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Massimo Somaglia (foto Danilo Lusso - Ideawebtv.it)

Braidese classe 1965, bancario di professione, ex candidato sindaco ed ex consigliere provinciale, oggi capogruppo in Consiglio comunale per Forza Italia.

Massimo Somaglia dal 1995 al 1999 è stato assessore al Turismo, Manifestazioni, Sport, Quartieri e Frazioni, Informatizzazione, con il sindaco Franco Guida; dal 1999 al 2004 è stato presidente del Consiglio comunale di Bra; dal 2004 al 2009 membro del CdA del Consorzio Socio-Assistenziale Intesa; dal 2010 al 2014 consigliere provinciale. Vicino al mondo del volontariato, con l’Aido e al mondo dello sport, con gli impegni nell’ex Volley Bra e l’Unione Nazionale Veterani dello Sport.

Intervistato a pochi mesi dalla nuova tornata amministrativa, che coinvolgerà la città di Bra nella primavera del 2019.

Quattro anni fa, la scelta di candidarti a sindaco. Nonostante la sconfitta elettorale, che esperienza fu?
Fu una candidatura nata dalla collaborazione con un gruppo di amici, con cui abbiamo condiviso anni di percorsi politici e amministrativi. Una candidatura nata in un momento politico, nazionale, molto complicato con un consenso molto basso e difficile in quello locale, perchè si ripresentava il sindaco uscente, Bruna Sibille, dopo cinque anni giudicati positivamente dalla città e dove la nostra parte politica aveva perso un po’ di smalto. Consapevole delle difficoltà, avevo accettato la sfida, mettendo in campo delle persone che potessero dare una mano a Bra. Accettammo la sconfitta, la partita era difficilissima già in partenza, ma è stata un’esperienza positiva. Mi ha fatto, comunque, piacere tornare tra i banchi del Consiglio comunale“.

Qual è il bilancio di questi anni in Consiglio, da consigliere, e all’opposizione?
Bilancio positivo, soprattutto dal punto di vista dell’attività che abbiamo cercato di portare avanti insieme agli amici e colleghi Marco Ellena e Roberto Marengo. Sugli argomenti importanti abbiamo cercato di dare il nostro contributo, le nostre critiche costruttive ma anche ferme, quando ritenevamo che le scelte fatte dall’Amministrazione, fossero sbagliate. Per esempio, il marciapiede in strada Orti. Ho riallacciato molti rapporti politici e personali ed è un onore occuparmi della mia città, seppur dai banchi dell’opposizione“.

Oggi che Bra vedi?
Una città cresciuta insieme al territorio che la circonda, ma che ha ancora dei problemi. Per esempio, nella viabilità e nel tessuto commerciale. Ci hanno venduto la riqualificazione delle vie centrali come un importante contributo al commercio, ma così non è stato. Anche se non bisogna dimenticare la crisi economica. Il turismo è però incrementato, grazie al fascino delle Langhe e del Roero e della vicina Alba. Le cose da fare non mancano, come lo studio di iniziative per nuovi insediamenti produttivi, il risolvere il traffico davanti alla stazione ferroviaria con l’annoso problema del passaggio a livello. La soluzione non è sicuramente quella proposta dall’Amministrazione comunale, dell’interramento dei binari, per fattori economici. Abbiamo delle idee e le metteremo in campo a breve“.

Prossimamente partirà la nuova campagna elettorale per le amministrative del 2019. Il centrodestra a Bra cosa farà?
Stiamo lavorando, da alcuni mesi, per creare una grossa aggregazione civica, perchè riteniamo che sia importante riavvicinare tanti concittadini alla vita amministrativa. Abbiamo riallacciato rapporti con persone che si erano allontanate e stiamo cercando di stilare una serie di priorità che sono essenziali, per presentarci con delle proposte credibili ma soprattutto realizzabili“.

Cosa farà Massimo Somaglia?
Ci sto riflettendo. Per me sono quasi 25 anni di impegno politico. Sinceramente non lo so ancora, certamente darò una mano a chi guiderà la nostra aggregazione, mettendo a disposizione la mia esperienza personale e amministrativa. Nel piccolo, mi sono sempre impegnato in maniera onesta e per gli altri“.

Il candidato sindaco?
Ci stiamo ovviamente lavorando. Sicuramente, nelle prossime settimane, usciranno dei nomi concreti per proporre delle persone credibili e preparate, con un progetto credibile e realizzabile“.

Un pensiero sulle prossime elezioni regionali?
Mi auguro che, la parte politica alle quale sono più vicino, possa ritornare ad amministrare il Piemonte. Gli ultimi cinque anni, e non lo dico solo io, sono stati un po’ anonimi. Spero ci sia una nuova visione della politica, anche perchè c’è molta gente onesta che si è occupata di amministrazione a tutti i livelli“.

Sulla situazione politica, nazionale, attuale?
Il centrodestra nazionale è in fase di rifondazione. Mi auguro che possano esserci novità di persone e di idee, partendo dall’unione degli ultimi giorni. Il Governo ha fatto tante parole e pochi fatti, pur sapendo che ci va del tempo, pero oggi azioni rilevanti non ne abbiamo viste, pur di fronte a problemi importanti. Ci sono comunicazioni a spot, alle quali però non seguono le azioni necessarie“.

Come avvicinare i giovani braidesi ad un interesse politico e, di conseguenza, alle urne?
Un’impresa ardua. Vedo nei giovani molto disinteresse, non so se dettato dall’età o da tutto ciò che è successo negli ultimi anni, in ambito ovviamente politico. C’è però bisogno dell’energia dei giovani, occorre dialogare con loro, cercando di mettere in campo delle idee innovative che li coinvolga. In questo senso stiamo, anche, lavorando per aggregare un buon numero di giovani che possano, a loro volta, fare aggregazione. Non è affatto semplice, è forte la lontananza dalle istituzioni e purtroppo è percepita. Essenziale trovare gli strumenti giusti per avvicinarli e lo si può fare nei settori quali lo sport, la cultura, gli aspetti ricreativi. Qui ci si deve impegnare per dare delle risposte e non delle chiacchiere“.