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Baldissero d’Alba: dopo sole 18 ore Pacchiardo vince ancora e Bosticco trionfa in solitaria

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Nella splendida mattinata di domenica 30 settembre ci ritrovavamo in numero apprezzabile a Baldissero d’Alba per disputare la seconda prova del “Criterium Autunno 2018” sul classico “Circuito dei Castagni” reso ulteriormente impegnativo dall’introduzione, nell’ultimo dei sei giri previsti, delle arcigne rampe che portano alla frazione di San Grato, superate le quali ci si reintroduceva sul menzionato circuito.

Due le partenze, come di consueto, e, differentemente dal giorno precedente, discreta la partecipazione, impreziosita dalla presenza di corridori del calibro di Andrea Gallo (Isolmant) e di tanti altri corridori di spessore.
Prima del via, alla presenza della mamma, anche lei ciclista, e dei compagni di squadra, era ricordato il giovane tesserato presso l’ASD organizzatrice, Luca Zanovello, recentemente e tragicamente scomparso in un incidente motociclistico. La gara odierna è stata intitolata al suo ricordo: “Ricordando Zano”.

La gara riservata ai giovani, com’era nelle attese, vista la presenza di tanti blasonati atleti, prendeva avvio a medie orarie tali da rendere assai difficile evadere dal gruppo, ma nonostante ciò un coraggioso Mostaccioli (Arredamenti Berutti) e un altrettanto valido elemento qual è il passista-veloce Nervo (Roero Speed Bike), incentivato dal correre “in casa”, e un altro corridore, riuscivano nell’intento di prendere il largo e mantenersi in avanscoperta per un paio di giri.
Tuttavia il gruppo non demordeva, tanto più che molti “papabili” al successo finale erano rimasti tagliati fuori dall’iniziale tentativo di fuga; e difatti il plotone annullava il tentativo del terzetto sotto le potenti tirate di Sanetti (ASD Sanetti Sport), Natali (idem) e Dracone (Team Scott Granfondo), determinati a giocarsi il successo finale, com’era ampiamente nelle loro possibilità.
Dopo il ricompattamento seguivano una serie di scatti e tentativi di allungo da parte di alcuni, ma senza che questi trovassero l’esito auspicato da chi tentava l’azione, dal momento che il gruppo concedeva al più una ventina di secondi ai fuggitivi per poi chiudere inesorabilmente su di loro ai primi segni di cedimento degli avanguardisti.

Una caduta metteva fuori gioco il sopracitato Dracone e Barra (S.C. Trinità), cosa questa che, oltre determinare purtroppo l’abbandono dei due forti atleti, provocava il frazionamento del gruppo; gruppo dal quale evadevano in sei: Natali, Mostaccioli, Davi (Team Bike Pancalieri), Nervo e altri due corridori. Essi acquistavano un esiguo vantaggio, ma comunque in grado di suscitare apprensione nel gruppo.
Poco prima di affrontare la breve erta di San Grato – vero spartiacque della corsa -, Barbieri (ASD Team 2 Ruote), già protagonista nella corsa svoltasi nel giorno precedente a Givoletto, rientrava solitario sui sei fuggitivi.
La breve salita era presa in testa dalla “Roero Speed Bike” per favorire l’attacco del proprio alfiere Fulvio Rosso che, rapidamente, insieme ad altri, si riportava sul plotoncino di testa, annullandone così il tentativo di allungo.
Nel superare il sestetto si creava un attimo di confusione, risolta dall’elevata andatura imposta da Pacchiardo (Ciadit Cicli Sumin), seguito da Barbieri e dal sopracitato Rosso.
Si originava, al termine della salita, un terzetto che veniva però tallonato da vicino da Gallo, Monti (Cicli Mattio), Natali e altri nella scia di questi, fino a che, al termine della discesa, si ritrovavano in una quindicina.

Quindicina all’interno della quale vi erano corridori delle più diverse caratteristiche, cosa questa che rendeva assai incerto qualsiasi pronostico sul nome del vincitore.
Tuttavia il gruppo, nella discesa seguente a San Grato, tornava a farsi sotto ai fuggitivi, approfittando del fatto che si fosse avviata fra costoro la consueta “fase di studio”.
Appena il gruppo si ricompattava, al termine dei falsipiani che conducono alla sommità del circuito dei Castagni, tentava l’azione da finisseur Sosnovchenko (Progetto Ciclismo Santena), insieme con un altro.
L’azione sembrava destinata al successo, ma Rosso, anch’egli motivato dal correre in casa – la “Roero Speed Bike” è stata ottima società organizzatrice dell’evento in questione -, chiudeva sui due,l mentre da dietro rinveniva una decina di corridori.
Il resto del gruppo era ormai attardato, respinto dallo scoglio di San Grato.
Ormai prossimi alla breve rampa, dove tradizionalmente è posto l’arrivo a Baldissero d’Alba, Rosso, con a ruota Gallo, si poneva in testa per favorire il compagno Nervo: quest’ultimo tentava un allungo all’ultima curva, provando a sorprendere i più diretti avversari, facilitando così l’azione dei veloci Pacchiardo, che bissava il successo del giorno precedente, e Natali, che superavano nell’ordine il pur meritevole Nervo, che riusciva comunque a mantenere un’onorevole terza piazza.

Il tutto alla ragguardevole media di 44.60 Km/h, nonostante che di pianura propriamente detta ve ne fosse stata assai poca.
A seguire il veloce Altare (G.S. Passatore) su Frulio (ASD Costante Giradengo), Gallo, Sosnovcenko, Rinaldi, Pera (Pedala Sport) e Tavano (ASD BeBikers).
Per quanto riguarda la corsa dei “meno giovani”, assistevamo a un coraggioso tentativo di fuga che prendeva avvio sin dal principio di gara, sostenuto dal forte e completo ligure Buttaglieri (Gruppo Ciclistico Quinto al Mare) in compagnia di Mellorella (ASD GS Pedale Borgodalese) e un altro corridore della “Roero Speed Bike” di cui non ricordiamo il nome.
Nel gruppo si susseguivano tentativi di allungo per riportarsi sui tre fuggitivi, rintuzzati dai solerti e numerosi corridori della “Cavallino Rosso”, loro stessi decisi a sganciarsi dal plotone.
Al secondo giro riusciva a evadere dal gruppo Ragazzini (Ciadit Cicli Sumin) prontamente seguito da Bosticco (Ciclo Polonghera).
I due si mettevano quindi a caccia del terzetto di testa che raggiungevano dopo un inseguimento protrattosi per qualche chilometro.
Si formava perciò un quintetto che procedeva di comune accordo, ma questo non garantiva la riuscita della fuga, tanto più che alcuni dei fuggitivi stranamente non sembravano convinti nel proseguire l’azione.
Cadevano purtroppo nel vuoto le esortazioni di Bosticco, come le accelerazioni cui dava origine per dare la sveglia ai propri occasionali compari di fuga, volte ad alzare la media o lasciar per strada chi non era intenzionato a collaborare, fino a che il gruppo, tirato dal potente e veloce Monti (ASD Asnaghi), come da altri che avevano tutte le ragioni per tentare di ricucire il distacco dai fuggitivi ambendo al successo finale, si ricongiungeva al drappello di avanguardisti.
Con l’approssimarsi della breve erta di San Grato, gli animi si placavano e subito ad approfittarne era Bausardo (Mike Bau) che con un poderoso allungo si portava in avanscoperta, seguito dall’inesauribile Bosticco che, dopo un breve inseguimento, si ricongiungeva al Bausardo.
Sembrava l’azione giusta, cioè quella che avrebbe portato i due a contendersi la prima piazza, sennonché, dapprima sotto la vigorosa azione di un generoso Bet (Cicli Dedonato), che metteva in fila il gruppo per favorire l’attacco alla salita nelle prime posizioni del compagno Cireddu, e poi di quest’ultimo che tirava un gruppetto d’inseguitori per tutta la salita, si assisteva, ormai al culmine della breve erta, all’assorbimento di Bausardo.

Bosticco rimaneva in avanscoperta, insisteva, per nulla intenzionato ad arrendersi nonostante sentisse il fiato degli inseguitori sulla nuca.
Ci si presentava quindi al termine della discesa con Bosticco avvantaggiato di una manciata di secondi su di un gruppetto costituito da Monti, Cireddu, Rodolico (Diavolo Rosso), uno che non manca mai nelle corse di un certo impegno nonostante corra assai poco su strada, Buttaglieri, Bausardo e Ragazzini.
Neppure la leggera discesa permetteva al sestetto di guadagnare qualcosa su di un Bosticco scatenato e in possesso, come altre volte ha dimostrato, di quel pizzico di lucida follia che gli ha permesso di vincere dure corse come la bella classica di Agliano con ben quattro minuti (!) sul gruppo; anzi, il portacolori della “Ciclo Polonghera” vedeva assestarsi il suo pur ristretto vantaggio, vantaggio che gli consentiva di ottenere un meritassimo successo a braccia alzate.
Rimaneva quindi da stabilire il podio: la seconda piazza era appannaggio di Monti su Cireddu; a seguire Rodolico, Buttaglieri, Ragazzini e Bausardo.
La volata del gruppo, o di ciò che ne rimaneva, vedeva primeggiare il veloce Ferrero (Cavallino Rosso) su Morato (ASD BeBikers) e Crosa (ASD Fornasari Auto).
Per il settore femminile vedevamo l’affermazione della coriacea e combattiva Stefania Sensi (Progetto Ciclismo Santena) sulla Caruso (Zero Team). Qualche posizione più indietro giungeva la Bellinzona (Gruppo Ciclistico Varzi).
Si procedeva quindi alle premiazioni della corsa – al solito corpose per ogni categoria -, così come a consegnare le maglie di “Campione Provinciale” a coloro che si erano distinti nella classifica riguardante le prove ACSI svoltesi in provincia di Cuneo.I nuovi Campioni Provinciali sono: Lorenzo Sacchetto (Roracco), Davide Carlini (Arredamenti Berutti), Antonio Mostaccioli (Arredamenti Berutti), Alex Gazzola (Roracco), Giuseppe Finotto (Team Bike Pancalieri), Massimo Bosticco (Ciclo Polonghera), Claudio Alparone (Ciclo Polonghera), Maurizio Costantini (Arredamenti Berutti) e Marino Giuliano (Arredamenti Berutti), rispettivamente nelle categorie junior, senior 1 e 2, veterani 1 e 2, gentleman 1 e 2, sgA e sgB.
La tensione della corsa si diluiva fino a spegnersi, rimpiazzata da un clima particolarmente ilare e festoso, segno che tutti i corridori, come gli impeccabili organizzatori, fossero ampiamente soddisfatti dell’andamento della giornata.
La riunione si scioglieva col proposito di ritrovarsi a disputare le due prossime e conclusive prove del “Criterium Autunno 2018” che si terranno sabato 13 e domenica 14 ottobre rispettivamente a Pancalieri (To) e Racconigi (Cn).

Guido Ragazzini