70,6%: è questa la percentuale, soddisfacente, della raccolta differenziata a Busca nel 2017. Il dato è contenuto nel rapporto della Regione e fornisce opportunità di confronto.
“E’ una percentuale che soddisfa – osserva il consigliere comunale delegato al settore, Diego Bressi – in linea con gli altri comuni, raggiunto grazie alla collaborazione dei cittadini, i quali, gradualmente negli anni, hanno capito l’importanza degli scopi perseguiti. Questo non vuol dire che ora possiamo abbassare la guardia, ma che la strada è quella giusta per raggiungere più alte percentuali di differenziata. Sottolineo che questo dato è stato ottenuto anche grazie all’istituzione dell’albo dei compostatori domestici, che ha inserito nei conteggi i chilogrammi di rifiuto organico prodotto e auto-smaltito”.
Soprattutto, risulta interessante il dato di produzione di rifiuti pro-capite, fissato come obiettivo 2020 dalla Regione in 455 Kg di produzione pro capite annua totale, di cui massimo 159 indifferenziato. Ebbene, a Busca oggi si è già oltre l’obiettivo, con 391 kg, di cui 115 indifferenziati.
Il paragone fra province evidenzia la provincia Torino come pecora nera, con il 55% di differenziata, mentre la provincia di Cuneo è quarta, con Biella, al 65,2%. (prima Novara con il 70,4%).
Tra i 4 consorzi della provincia di Cuneo, il Consorzio Ecologico Cuneese, cui appartiene Busca, è quello più virtuoso, con il 67,2% differenziata, 450 kg totali pro capite, di cui 147 indifferenziato, seguono Azienda Consortile Ecologica Monregalese (66,4%, 511 Kg totali e 172 indifferenziato), Consorzio Servizi Ecologia e Ambiente, del saluzzese (64%, 452 Kg totali e 163 kg indifferenziato), Consorzio Albese Braidese Smaltimento Rifiuti (63,8%, 532 Kg totali e 192 indifferenziato).
c.s.