Immancabilmente, nel corso della tavola rotonda che al Teatro Sociale ha preceduto l’inaugurazione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, il discorso è scivolato su due temi poco attinenti con il celebre “tuber magnatum pico” ma sempre molto caldi in quest’area del Piemonte: il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e l’inaugurazione dell’ospedale di Verduno. Se lo scorso anno a parlarne era stato il ministro Graziano Delrio, quest’anno incalzato dal vicedirettore de “La Stampa” Luca Ubaldeschi è stato il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, fresco autore di una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel quale veniva chiesta chiarezza sul futuro del sistema infrastrutturale piemontese.
Dopo una piccata frecciatina in apertura “Non mi ha risposto Toninelli in 150 giorni non posso pretendere che mi risponda Conte in due ore”, l’ex sindaco di Torino ha fatto il punto sulla questione Asti-Cuneo “E’ inutile andare a ridiscutere progetti vecchi di 30 anni, perchè sono 30 anni che si aspettano quei 9 chilometri che mancano al completamento dell’opera. Non stiamo parlando di un tratto molto lungo, eravamo arrivati ad una possibile soluzione con la Comunità Europea poi la cosa si è fermata. Quello che da piemontese pretendo è che si sappia su che cosa si sta lavorando. Se quella soluzione non va più bene, almeno si dica che strada di sta percorrendo. Se invece quella soluzione andava bene, si doveva proseguire in quella soluzione; se ancora si vuole provare a migliorarla, il sindaco Marello ha già indicato alcune soluzioni, basta aggiungere alcune opere collaterali, come ad esempio la strada che migliora la viabilità verso il nuovo ospedale di Verduno. Però bisogna che si faccia qualcosa”.
E proprio con l’ospedale di Verduno, annunciato per il 1 ottobre e non ancora operativo, il governatore piemontese chiude il suo intervento “Si sono persi 50 giorni a causa della pioggia però posso dire che entro Natale l’ospedale sarà consegnato alla comunità”.