Testa alla prossima gara, senza guardare al passato. La Cheraschese è pronta a scendere in campo sabato contro l’Albese, in un derby che vale tanto per i Lupi, ancora alla ricerca di un’identità.
Mister Ricardo definisce con semplicità la ricetta per ripartire: “Ci aspettiamo una gara difficile, come d’abitudine in questo campionato. Sicuramente Alba è un campo particolarmente ostico. L’ingrediente per uscire dalla crisi? Tanto lavoro ed abilità nel saper stare dentro ad una partita, nel corso dei 90′. Domenica siamo usciti dalla gara per un quarto d’ora ed abbiamo subito tre reti, cosa che non deve più succedere”.
Il peccato di gioventù come “difetto” principale della sua squadra?: “Sono etichette che ti attaccano addosso e che non riesci più a ricacciare al mittente. Io credo l’età non faccia la differenza e, anzi, ad oggi chiedo qualcosa in più a chi è meno giovane. Ogni giocatore quando subisce una rete ne patisce a livello psicologico: serve forza mentale, che tu abbia vent’anni o quaranta. Detto questo, ogni singolo uomo della squadra deve capire che la sua gara deve durare 90′, perchè una minima assenza comporta conseguenze sul gruppo. Dodici gol in cinque partite sono troppi”.
Questione assenze: la Cheraschese sarà di fatto al completo.