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Alba: intitolata una piazza a “San Giovanni Paolo II”

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La piazzetta di fronte alla chiesa di san Giuseppe ad Alba è stata intitolata a “San Giovanni Paolo II – Pontefice dal 1978 al 2005”.

Grande partecipazione alla cerimonia con lo scoprimento della targa, sabato pomeriggio 13 ottobre, dopo il convegno “Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”, in omaggio a san Giovanni Paolo II, a 40 anni dalla sua elezione a Pontefice nel 1978, nell’ambito delle celebrazioni organizzate dalla Diocesi di Alba tramite l’apposito Comitato.

«Momento importate per la nostra comunità – ha sottolineato il sindaco di Alba Maurizio Marello – così come è stato importante in questi giorni ricordare la figura di san Giovanni Paolo II. Figura importante per la chiesa e di svolta per l’umanità intera. Una figura ed una testimonianza forte per tutti, per il ruolo fondamentale che ha avuto in un momento storico delicatissimo con la guerra fredda, la fine del comunismo, l’apertura del papato e della chiesa ad una attenzione davvero universale. La frase “Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo” è più che mai attuale oggi, in un momento storico con rapporti delicati tra il nord ed il sud del mondo, dove esistono delle ingiustizie con una parte di umanità, la nostra, che vive e consuma molte delle risorse mondiali mantenendo nella povertà milioni di persone. L’intitolazione di questa piazza è per ricordare Giovanni Paolo II che dice qualcosa ad ognuno di noi. Ricorda ai giovani di crescere nella solidarietà, nella vicinanza ai più deboli e nell’interesse pubblico. Oggi questa figura ci invita ad uscire dai nostri egoismi e a dire che in fondo siamo responsabili del nostro destino e dobbiamo fare la nostra parte».

«Il linguaggio Papa Wojtyla era l’amore – ha ricordato Bartosz Skwarczyński direttore del Consolato della Repubblica di Polonia in Milano – Ha dato tantissima speranza al popolo comunista. Noi polacchi avevamo bisogno di quella liberazione e tutto è cominciato con lui. Il crollo del muro di Berlino arrivò da lì. Il pontefice polacco ha contribuito ai grandi cambiamenti. Amava lo sport, amava sciare, amava i giovani. Ha lanciato le giornate mondiali della gioventù nel 1985. Un percorso che sta continuando con i suoi successori».

«Con il sindaco – ha spiegato il vescovo della Diocesi di Alba monsignor Marco Brunetti – abbiamo individuato questo luogo nel cuore del centro storico della città. Per organizzare una serie di eventi in omaggio a san Giovanni Paolo II, abbiamo messo insieme una rete di collaborazioni cittadine che ha dato i suoi frutti. Un grazie sincero a tutti. In questi giorni abbiamo avuto anche l’onore di accogliere la reliquia che ha portato un pellegrinaggio continuo nella Cattedrale di San Lorenzo e questo è stato il primo bel miracolo di Giovanni Paolo II».

Dopo gli interventi il sindaco Marello ed il vescovo Brunetti hanno scoperto la targa di intitolazione alla piazza, mentre il cardinale e arcivescovo emerito di Torino Severino Poletto, l’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia ed il vescovo emerito della Diocesi di Alba monsignor Giacomo Lanzetti hanno svelato il medaglione realizzato su un bozzetto della pittrice albese Maria Teresa Riolfo.

Alla cerimonia, coordinata dal segretario del comitato Roberto Cerrato, hanno partecipato anche gli assessori comunali Anna Chiara Cavallotto, Massimo Scavino, Fabio Tripaldi ed Alberto Gatto, la signora Maria Franca Ferrero con la nuora Luisa, accanto a padre Federico Lombardi direttore della Sala Stampa, nonché della Radio e del Centro televisivo vaticani ed al presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino Giovanni Quaglia.

L’evento è proseguito con la celebrazione eucaristica in onore di san Giovanni Paolo II a cura l’arcivescovo metropolita di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nella Cattedrale di San Lorenzo.

Gisella Divino