Nella giornata di ieri, 18 ottobre, è avvenuta una nuova aggressione a danno del personale di Polizia penitenziaria, questa volta all’interno della Casa Circondariale di Cuneo. A dichiararlo è il Segretario Generale della FNS CISL Cuneo Vincenzo Ricchiuti che ci racconta l’accaduto: “L’aggressione è stata violenta a danno di due colleghi, da parte di un detenuto nord africano. Il detenuto in questione dopo aver effettuato un colloquio con i familiari, come da procedure consolidate, veniva perquisito prima di rientrare nella sua cella ed occultata nei suoi slip, veniva trovata una fotografia non ammessa.
Il personale, sempre secondo quanto stabilito dal regolamento interno, la ritirava per depositarla poi nel magazzino, ma il detenuto subito si scagliava contro gli agenti operanti prendendoli a calci e pugni”.
Si tratterebbe, sempre del medesimo detenuto che giorni prima aveva posto in essere una manifestazione di protesta e che aveva provveduto a rompere i beni dell’amministrazione all’interno della sua cella di appartenenza.
“Quindi i due colleghi sono stati accompagnati all’ospedale ed ai due è stata emessa una prognosi di 10 giorni – continua sempre il Segretario – dopo i fatti di Saluzzo, dobbiamo purtroppo constatare che i detenuti continuano ad aggredire il personale con troppa facilità e l’amministrazione rimane sempre inerme. Infatti questo detenuto doveva essere già trasferito subito dopo la manifestazione di protesta – la situazione è bollente- insiste il Segretario – la pistola elettrica non è presa in seria considerazione dal ministro della giustizia, ma a parere dei sindacati – conclude il segretario – come strumento preventivo di difesa avrebbe fatto risparmiare al Corpo di Polizia penitenziaria e allo Stato tante violenze e tante aggressioni”.