Export in picchiata nelle previsioni delle imprese cuneesi

L'indagine del Centro Studi di Confindustria Cuneo sul quarto trimestre 2018 evidenzia un raffreddamento del clima di fiducia

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Si raffredda il clima di fiducia delle imprese cuneesi. A dirlo è l’indagine congiunturale di previsione per il quarto semestre 2018 realizzata dal Centro Studi di Confindustria Cuneo. Le 300 aziende intervistate hanno manifestato meno ottimismo rispetto ai mesi scorsi.

“Un rallentamento fisiologico”, ha spiegato il presidente Mauro Gola durante la conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dati. “ma l’indagine mette in evidenza alcuni campanelli di allarme da tenere in considerazione e da non sottovalutare”.
A preoccupare maggiormente è l’export, che passa dal +9% della passata rilevazione al -1,2%. “Una conseguenza delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, che va ad incidere anche in Europa”, ha aggiunto ancora Gola.

Restano negative, peggiorando ulteriormente, le previsioni sulla redditività, mentre rimangono positivi, pur in riduzione, gli indicatori relativi a produzione, ordini interni e occupazione. Sale anche il dato relativo al ricorso alla cassa integrazione (4 punti). Per quanto riguarda i settori, la parte del leone spetta in questo trimestre ai servizi, che fanno registrare incrementi su tutti gli indicatori. Bene anche l’agroalimentare, la metalmeccanica e il turismo, anche in vista della stagione invernale sulle nostre montagne. Dopo aver mostrato segnali di ripresa, torna purtroppo ad evidenziare previsioni negative l’edilizia.

“L’indicatore più penalizzante è senza dubbio l’export – ha commentato il direttore di Confindustria Cuneo Giuliana Cirio -: circa il 15% delle imprese esportatrici reputa che le vendite oltre confine subiranno un calo nel corso del quarto trimestre. Si ridimensiona anche la propensione agli investimenti, che passa dal 28% al 22,2%”.