Sono passati esattamente due anni dall’ultima uscita nel Campionato Italiano Rally e Giorgio Bernardi è tornato lo scorso fine settimana a misurarsi sulle prove speciali lastricate di tricolore. Ventiquattro mesi esatti da quel Rally Due Valli 2016 che lo vide spettacolare e sfortunato protagonista della gara scaligera, punteggiati solo da tre uscite in gare di zona.
“Era tanto tempo che volevo tornare a misurarmi nelle gare dell’italiano, anche se un po’ di timore l’avevo dopo tanto tempo trascorso dall’ultima gara di CIR. Il Rally Due Valli è una gara lunga, 154 km cronometrati, con prove di oltre 22 km da percorrere tutti d’un fiato come la Erbezzo del venerdì sera o la difficile Cà del Diaolo di sabato. Sono prove speciali molto tecniche e che richiedono allenamento e feeling con la vettura e il navigatore per non perdere il ritmo e ritrovarsi a minuti di distanza dai primi della classe” sottolinea Bernardi.
Tutto ciò non è successo, e il 24enne pilota di Martiniana Po ha terminato la gara in quattordicesima posizione assoluta, terzo di Classe R2B, con la Peugeot 208 VTI curata dalla Gliese Engineering di Giorgio Marazzato con pneumatici Michelin.
“Rispetto a due anni fa quando disputavo io il Campionato Italiano Rally Junior non è cambiato nulla. La Classe R2B è sempre la più numerosa con dieci iscritti, tutti giovani, tutti scatenati, tutti ansiosi di ben figurare e tutti allenati da un anno di gare. Insomma una sfida che mi è subito piaciuta e che ho immediatamente raccolto” commenta il portacolori della Meteco Corse. E dire che la trasferta non era cominciata nel migliore dei modi.
“Ad inizio settimana ho patito un attacco influenzale che mi ha costretto a letto per un paio di giorni come non mi capitava da tempo. Sono arrivato a Verona ancora con il raffreddore addosso e debilitato situazione che mi ha accompagnato per tutta la durata della gara. In queste condizioni non ho potuto effettuare le ricognizioni nel migliore dei modi, ma non avrei rinunciato al rally che attendevo da due anni per tutto l’oro del mondo”.
E così Giorgio Bernardi e Bruno Banaudi venerdì 12 ottobre si sono schierati al via della gara, effettuando in trasferimento la prima prova speciale per un incidente ad un concorrente che li precedeva, poi sulla successiva Erbezzo hanno subito staccato il terzo tempo di Classe R2B, definendo immediatamente quale era la loro posizione nella graduatoria di gara.
“Davanti a noi c’era la vettura ufficiale Peugeot, mentre noi battagliavamo con il secondo equipaggio in classifica, con distacchi di pochi secondi in prova, mentre il quarto classificato era via via distaccato e non ha mai rappresentato un pericolo per la nostra posizione sul podio”. Ed in effetti l’equipaggio della Meteco Corse ha siglato per ben sei volte il terzo tempo di categoria, due volte è stato secondo, uscendo dai migliori tre solo per altre due volte e sempre solo per una manciata di secondi.
“Alla fine abbiamo chiuso con un ritardo di appena 4”5 dal secondo classificato di Classe R2B, mentre il quarto ci è giunto dietro staccato di quasi un minuto. Al termine della gara ho sentito la fatica, ma mi sono divertito moltissimo e sono contento perché non ho mai perso ritmo e concentrazione. La nostra Peugeot 208 VTI ha girato come un orologio, i pneumatici Michelin hanno fatto puntualmente il loro dovere ed il feeling con Bruno Banaudi è stato perfetto. Nulla da recriminare, anche se so perfettamente dove non sono stato sufficientemente aggressivo e determinato. Nella mia mente sono ben evidenti i punti dove avrei potuto fare meglio e limare quei 4”5 che mi avrebbero portato più in alto. Ma questo accade sempre al termine di tutte le gare, anche quando si vince” analizza soddisfatto e divertito al termine del rally Giorgio Bernardi.
Tornato a tempo pieno nel mondo delle competizioni, Giorgio Bernardi non fa programmi per il futuro: “L’incognita restano i miei impegni lavorativi. Non sono certo rimasto due anni lontano dalle gare per disaffezione o perché fosse venuta meno la passione. In base agli impegni lavorativi futuri deciderò cosa fare. Giorno per giorno. Appena avrò un attimo libero metterò casco e tuta e attaccherò le prove speciali. Bruno Banaudi e pronto. La Peugeot 208 pure. Io più di loro”.