Il “Progetto Intensiva 2.0-Studio randomizzato, controllato, multicentrico, per la valutazione dell’efficacia di un intervento multifattoriale per migliorare la comunicazione verso i familiari di pazienti ricoverati in Terapia Intensiva”, presentato dall’Ospedale San Paolo di Milano, ha vinto il 7° Premio Nazionale Tiziano Terzani per l’Umanizzazione della Medicina, assegnato nel pomeriggio di ieri all’auditorium della Cassa di Risparmio di Bra.
Uno studio finalizzato a provare strumenti informativi innovativi, per il miglioramento degli aspetti comunicativo-relazionali nel contesto della Terapia Intensiva, secondo gli studi di “educational research”, in cui vengono introdotte delle buone pratiche cliniche, mentre si raccolgono dati per misurarne l’efficacia. Lo studio, già sperimentato in una fase pilota su nove terapie intensive, viene ora esteso a trecento reparti italiani.
Nel 2005, su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra e della Scuola di Umanizzazione della Medicina presso l’ASL CN2 Alba-Bra, al fine di onorare Tiziano Terzani deceduto nel 2004, viene istituito il premio con cadenza biennale, affermatosi nel panorama nazionale, come una tra le più importanti iniziative dedicate al tema delle “Medical Humanities”.
Edizione 2018 dedicata all’emergenza, come dimensione peculiare del lavoro in sanità, dall’emergenza ospedaliera e territoriale ai contesti di maxi emergenza, alle emergenze sociali sul mondo sanitario.
Oltre alla consegna del premio di ieri, anche, la giornata formativa dedicata all’emergenza/urgenza e umanizzazione delle cure.
In mattinata, dopo il saluto portato dal sindaco braidese Bruna Sibille e dal presidente della Fondazione Crb Donatella Vigna, l’introduzione al Premio Terzani 2018 è stata fatta da Paolo Tofanini (presidente Scuola di Umanizzazione della Medicina). A seguire, una lectio magistralis di Luigi Ranzato, già presidente dell’Ordine nazionale degli psicologi, fondatore e past president della Federazione Psicologia per i Popoli.
Prima della pausa pranzo, la prima tavola rotonda della giornata dal titolo “Le dimensioni dell’emergenza: da micro a macro”, con il direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, Danilo Bono.
Nel pomeriggio, la seconda ed ultima tavola rotonda: “Umanizzazione delle cure: livello organizzativo” con Massimo Veglio, direttore generale ASL CN2 Alba-Bra.
Intervento di Paola Sguazzini (dirigente medico SC Anestesia e Rianimazione ASL CN2 e autrice del blog “Nessuno dice libera”) sull’emergenza e umanizzazione, la medicina narrativa.
I vincitori del Terzani 2016 hanno, poi, raccontato come hanno utilizzato il Premio per lo sviluppo del loro progetto; presentati i progetti d’Eccellenza 2018: “Vulnerabilità ed emergenze. Verso la stesura di linee guida per una buona prassi d’intervento” e “Protocollo di emergenza: presa in carico del paziente fragile da Pronto Soccorso AULSS 8 Berica-Vicenza”.
Ha chiuso la giornata la consegna del Premio e il saluto dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte (poi intervenuto ai nostri microfoni, anche, sull’ospedale di Verduno) Antonio Saitta. Al tavolo dei relatori, anche: Giorgio Mistraletti (dott. e responsabile del progetto vincitore al Terzani 2018), Paolo Tofanini, Bruna Sibille, Donatella Vigna e Giandomenico Genta (presidente Fondazione Crc).
Premio Terzani, patrocinato dalla Regione Piemonte, svoltosi grazie al supporto della Scuola di Umanizzazione della Medicina di Alba, del Comune di Bra, dell’ASL CN2 e della Fondazione Crb.