Grazie all’impegno di Giuseppe Veglio e della moglie Christine riscoperto
il tipico prodotto caseario di Langa più autentico fatto solo con il latte di pecora
“Quando si dice tornare alle origini”… Così hanno fatto Giuseppe Veglio e la moglie Christine che, dopo un’entusiasmante vita trascorsa all’estero, sono tornati a Bossolasco per regalarci una vera e introvabile unicità: la tuma di pecora delle Langhe.
La ricetta della tuma prodotta dall’Azienda Agricola Family Farm Christine Veglio, mantiene inalterata la volontà di rispettare la tradizione delle nostre nonne, ma la vera differenza sta nel latte prodotto dalla pecora delle Langhe, una razza protetta in via di estinzione. «La nostra tuma», ribadiscono i signori Veglio «come definisce anche il disciplinare di Slow Food, è ottenuta esclusivamente con il latte crudo della pecora delle Langhe, con l’aggiunta di solo caglio e sale. Latte che ha un sapore diverso perché i nostri animali pascolano liberi proprio qui nella nostra azienda a Bossolasco, cibandosi da aprile ad ottobre di erba, fiori e quant’altro i prati offrono. La mungitura avviene manualmente, due volte al giorno, e stiamo lavorando per effettuarla all’aperto al fine di garantire la massima naturalità al gesto». Il prodotto si fregia del marchio Slow Food fino alla fine di ottobre e assaggiandolo si percepisce immediatamente la genuinità delle materie prime, la bontà di un sapore antico delle erbe, elegante e raffinato perché suadente e non pastoso.
La parola d’ordine per quest’azienda sembra essere proprio “entusiasmo”, quello stesso che invita i signori Veglio a guardare oltre, a pensare sempre al futuro, nella certezza che la loro attenzione alla produzione di un formaggio di assoluta qualità aprirà le porte di ogni mercato. Ma soprattutto conquisterà i cuori dei buongustai che sanno davvero riconoscere il valore dell’unicità.
E non a caso tanta unicità è presente ad “AlbaQualità”, la rassegna delle eccellenze del territorio, all’interno del Mercato Mondiale del tartufo bianco di Alba, aperto sino al 25 novembre nel cortile della Maddalena, da sempre promotore delle produzioni artigianali del territorio.