Nell’àmbito dell’esercitazione di protezione civile “Vardirex”, condotta in contemporanea in Piemonte, Abruzzo e Veneto, venerdì 19 ottobre si è svolta la fase principale prevista in Granda, simulando l’intervento e la gestione delle emergenze a seguito di un’alluvione.
Iniziata martedì 16, l’esercitazione ha visto la simulazione di un incremento dell’allerta
meteo, con la conseguente attivazione delle sale operative della Protezione civile e dei centri operativi a tutti i livelli istituzionali. A seguito del verificarsi dell’emergenza, è stato quindi disposto l’impiego dell’Associazione nazionale alpini e richiesto l’intervento delle Forze armate, con i propri assetti specialistici e altamente qualificati.
L’ipotizzato crollo di un ponte lungo la provinciale 45, dovuto alle abbondanti piogge, è stato affrontato impiegando assetti del 32o Reggimento genio guastatori, di stanza a Fossano, per la rimozione delle macerie e la costruzione di un ponte “Bailey” per il ripristino della viabilità. In seguito una famiglia dispersa è stata individuata grazie all’impiego dei droni della Protezione civile e raggiunta da una squadra di soccorritori militari del 2o Reggimento alpini di Cuneo, giunti sul posto tramite gli elicotteri messi a disposizione dall’Aviazione dell’Esercito del 34o gruppo “Toro”.
Il Reggimento logistico della brigata “Taurinense”, con i volontari della Protezione civile messi in campo dall’Ana (Associazione nazionale alpini), ha nel frattempo allestito un campo di prima accoglienza per gli sfollati dotato di un posto medico avanzato e munito di supporto psicologico.
Il Comune di Fossano ha attivato il centro operativo, coordinandosi con la sala operativa provinciale, il Centro di coordinamento dei soccorsi presso la Prefettura di Cuneo, la sala operativa regionale e il Centro funzionale regionale dell’Arpa Piemonte nonché il centro di soccorso misto Esercito-Ana che si avvale delle sale operative del Comando brigata “Taurinense” e del 32o Reggimento genio guastatori. Accanto a loro c’era la Protezione civile dell’Ana con il primo Raggruppamento, un ambulatorio mobile e le relative tende per la degenza e squadre sanitarie.
“Vardirex (Various disaster relief management exercise”) 2018 è stata un’esercitazione di Protezione civile che ha visto schierati sul campo, per la prima volta con questi assetti, circa ottocento uomini e donne espressione delle professionalità delle Forze armate e dell’Associazione nazionale alpini con il supporto del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Le aree operative individuate in tre Regioni (Veneto, Piemonte e Abruzzo) hanno previsto un intervento all’unisono in situazioni di emergenza diverse, essenzialmente terremoti e alluvioni, per verificare le procedure e l’interoperabilità tra le componenti coinvolte nelle operazioni di soccorso in occasione di pubbliche calamità.
Gravi calamità? Tutti più sicuri con Alpini e Ana
L’esercitazione “Vardirex”, nel territorio di Salmour, ha visto unite le Forze armate e molti volontari della Protezione civile