È stato presentato ieri mattina – venerdì 26 ottobre – presso la sede di Alba di Confindustria Cuneo, il Wine Permanent Observer (WPO), l’osservatorio permanente sull’andamento del mercato vitivinicolo curato dal Centro Studi di Confindustria Cuneo. La piattaforma raccoglierà e analizzerà le informazioni di settore su produzione e distribuzione sui mercati interni ed internazionali. Il Wpo, co-finanziato dalla Camera di Commercio di Cuneo, nasce dall’esigenza dei produttori di avere informazioni aggiornate e puntuali sui trend della filiera vitivinicola, per poter operare più consapevolmente in un contesto sempre più dinamico, e per adeguare prontamente le strategie produttive e di marketing alle richieste del mercato.
“Un progetto coraggioso, fortemente voluto dalla nostra sezione Vini – afferma il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio -. Crediamo che lo sviluppo dell’impresa sia una questione imprescindibile per non perdere competitività ed il WPO è da considerarsi uno strumento di sviluppo, poiché consente di prendere decisioni aziendali consapevoli. Grazie al coordinamento del nostro Centro Studi verranno convogliati in un’unica piattaforma tanti dati e informazioni che già esistono, ma che fino a ieri erano reperibili in posti diversi. Un lavoro organizzativo affinché le imprese possano decidere consapevolmente le loro strategie produttive, il loro posizionamento di prezzo e di mercato”.
Tra i risultati attesi, un attento monitoraggio della filiera in particolare per quel che riguarda i prezzi sui mercati e sulla domanda-offerta, lo sviluppo di iniziative di promozione e di valorizzazione dell’eccellenza e della qualità dei vini piemontesi e la creazione di sinergie tra i vari attori della filiera vino.
Nel merito, il Wpo si occuperà di raccogliere e monitorare i prezzi dei vini sfusi grazie al supporto delle Camere di Commercio del Piemonte; i dati sulla produzione attraverso i Consorzi di tutela delle denominazioni piemontesi, i prezzi dei vini sugli “scaffali Italia” tramite la collaborazione in alternanza scuola-lavoro con l’istituto Umberto I di Alba, il prezzo dei vini sugli “scaffali Estero” utilizzando le rilevazioni di Expnol Ltd di Londra, le superfici vitate monitorate della Regione Piemonte e la quantità di vini in giacenza elaborate dal Mipaaf.
“Dopo un lavoro lungo due anni, presentiamo questo osservatorio che aiuterà le nostre 40 imprese associate che accolgono 1.500 addetti a stare al passo con il mercato – aggiunge Paolo Sartirano, presidente sezione Vini di Confindustria Cuneo –. Sono numerosi i soggetti che abbiamo voluto coinvolgere nella sua realizzazione. Raccogliere dati in tutto il mondo non è così semplice, ma abbiamo mappato tutte le possibili fonti disponibili e cercheremo di rendere il database il più completo possibile. C’è la volontà di creare una consapevolezza dei costi di produzione, spiegando il perché di certe situazioni commerciali, che a volte dall’esterno sono difficili da comprendere. I dati saranno utili alle aziende per indirizzare le proprie strategie”.
Contribuisce a fornire i dati sulla produzione il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani: “Già oggi conosciamo perfettamente i dati della produzione, la superficie, i quintali di uva prodotti, l’imbottigliato e le fascette vendute – spiega Andrea Ferrero, direttore del Consorzio -. Questa collaborazione chiude il cerchio: condivideremo i nostri dati con tutti gli attori coinvolti in questo osservatorio con la speranza che anche gli altri consorzi possano entrare a far parte del Wpo, perché tutte le denominazioni e tutti i produttori possano beneficiarne”.
Un lavoro che si è avvalso della collaborazione dell’istituto Umberto I di Alba, in particolare per la rilevazione dei prezzi dei vini sul web e nella Gdo: “I nostri studenti hanno operato direttamente nei punti vendita della Gdo e sulle piattaforme web sotto la guida del Centro Studi di Confindustria Cuneo – conclude Giuseppe Dacomo dell’Istituto Umberto I -. Sono andati a rilevare tantissimi dati. Un lavoro significativo da un punto di vista statistico e progettuale, ma anche utile al nostro territorio, per istruire un settore nell’ambito di una filiera. Per noi significa orientare gli studenti in un senso di programmazione non solo della produzione, ma anche della commercializzazione dei vini”.
c.s.