È on line (a questo link http://www.poliziadistato.it/statics/46/graduatoria-finale.pdf) la graduatoria del bando per contributi ai Comuni per dotarli di impianti di videosorveglianza, varata dal Ministero dell’Interno (secondo quanto previsto da decreto sicurezza DL 14/2017, articolo 5). Le risorse disponibili – 37 milioni di euro – finanzieranno i primi 428 Comuni in graduatoria. Primi in classifica nove piccoli Comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. 2246 le richieste complessive degli Enti locali che dovranno dimostrare anche di disporre ulteriori risorse per la manutenzione degli impianti. I Comuni di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno beneficiato di assegnazioni differenziate: 110 enti locali, con istanze di finanziamento per 16.970.000 euro, totalizzano il 45,38% dello stanziamento complessivo.
Uncem, al momento del lancio del bando nel 2017, aveva apprezzato che nel bando venissero premiati i piccoli Comuni, ma non che avessero precedenza quelli in dissesto finanziario o sciolti per infiltrazioni mafiose. La graduatoria finale oggi finanzia molti piccoli Comuni e questo va nella direzione di garantire sicurezza pubblica a tutti, non solo nelle realtà più complesse. I criteri per la stesura della graduatoria sono stati l’indice di delittuosità della provincia, l’indice comunale, l’incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa registrati nellarea urbana da sottoporre a videosorveglianza, l’entità numerica della popolazione residente, la richiesta di finanziamento in rapporto con il cofinanziamento messo a disposizione dal Comune.
Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, il Comune di Salmour è attualmente 24° nella graduatoria del bando, con un progetto all’interno dell’Unione del Fossanese da 42.778,78 euro di cui 12.833,64 da finanziare. Nei primi 100 troviamo anche Genola, Trinità e Cavallermaggiore.