“A un anno dal primo tavolo di crisi della Burgo in regione Piemonte, in azienda torna il rischio licenziamenti che si allarga anche ad altri stabilimenti del gruppo. Ho depositato un’interrogazione al Ministro Di Maio, sottoscritta anche dalla collega Serracchiani visti i 100 esuberi previsti a Duino in provincia di Trieste, perché questa vertenza deve obbligatoriamente passare al piano nazionale ed avere dal governo tutta l’attenzione necessaria.” Lo dichiara la deputata cuneese del PD, Chiara Gribaudo, dopo l’annuncio di questa settimana dei licenziamenti nello storico stabilimento di Verzuolo e in quello di Duino, in Friuli.
“Burgo continua a riconvertire le sue linee per rimanere sul mercato, ma i lavoratori vengono messi sempre in secondo piano. Dopo il tavolo fra azienda e sindacati che si aprirà lunedì nella sede di Confindustria di Vicenza, queste dinamiche dovranno essere chiarite ai tavoli ministeriali, soprattutto per verificare se l’azienda abbia usufruito di contributi o finanziamenti ad hoc. A Verzuolo si convertirà la linea nona, a Duino un intervento simile era già stato fatto anni addietro, eppure si sceglie di licenziare ancora. La cartiera di Verzuolo ha una storia e un’importanza vitale per il territorio, la ricollocazione esterna degli operai della vecchia linea ottava non basta: bisogna chiarire le prospettive occupazionali dell’azienda nel medio e nel lungo periodo. È quello che chiediamo al Ministro Di Maio.” conclude la deputata cuneese del Partito Democratico.
c.s.