E’ stato approvato il primo adeguamento sismico al 100% di una struttura in muratura della provincia di Cuneo, di cui si è occupato l’ingegner architetto Danilo Picca di Saluzzo operando sulla scuola Mario Musso di Saluzzo: l’adeguamento sismico di una struttura in muratura, benchè molti credano sia una questione quasi impossibile da risolvere, è in realtà un problema risolvibile e fattibile sia tecnicamente che economicamente.
C’è da dire che, fortunatamente, la zona non risulta così pericolosa come altre zone d’Italia nonostante possano presentarsi delle scosse anche molto decise: nell’area, infatti, si conosce che la città di Pinerolo, subito ai limiti della provincia, sia stata distrutta più volte dai terremoti, così come è conosciuta la sismicità delle nostre vallate ed in particolare di Limone Piemonte.
In ogni modo, nel mese di Giugno, è stato presentato in procedura di Autorizzazione Preventiva al Servizio Sismico Regionale, presso la sede decentrata di Cuneo, il progetto di adeguamento sismico della Scuola Primaria “Mario Musso” di Saluzzo: l’esito della procedura è stato positivo e l’Autorizzazione Preventiva è stata rilasciata dal Servizio Sismico già da qualche settimana.
Tale progetto, in base a quanto appreso dai tecnici della Regione che hanno ricevuto la pratica, risulta essere il primo adeguamento sismico di un edificio scolastico in muratura, con valori pari al 100% del sisma di progetto, della Provincia di Cuneo, affrontato, in aggiunta, con le ultime e più moderne normative tecniche per le costruzioni emanate ad inizio 2018 e si è posizionato al 31° posto, su oltre 450 progetti presentati, nella graduatoria del bando regionale piemontese per la costruzione dal nuovo e/o l’adeguamento/miglioramento sismico degli edifici scolastici.
La struttura in esame non è certo antica ma, comunque, rappresenta l’occasione per un punto di svolta nell’evoluzione del modo di valutare e calcolare le strutture in muratura per la Provincia di Cuneo che fino ad ora non aveva ancora segnato la possibilità di adeguare normativamente un edificio con tali caratteristiche.
Il calcolo su questo edificio strategico/rilevante è stato condotto con il metodo del Modello a Telaio Continuo, sviluppato dallo stesso progettista come fusione fra il metodo del Modello a Telaio Equivalente ed il metodo del Modello al Continuo, e presentato durante il Convegno “Riflessioni sui Criteri di Intervento nei Centri Storici” presso il Teatro “Magda Olivero” di Saluzzo ad inizio Maggio.
Il metodo permette di descrivere geometrie complesse con migliore approssimazione rispetto ad altri metodi, di cogliere gli effetti locali dovuti a singolarità della struttura valutando eventuali concentrazioni di tensioni, di interpretare e di inserire correttamente i sistemi voltati nel modello e nel calcolo e di considerare materiali diversi nello sviluppo della parete (che riveste grande importanza nelle murature su cui sono avvenuti storicamente più interventi di spostamento di aperture o simili), ovviamente effettuando tutte le verifiche di sicurezza in ottemperanza alla normativa vigente (N.T.C. 2018).
Oltre al metodo di calcolo, il progetto di adeguamento è stato sviluppato tramite l’utilizzo di un sistema di consolidamento innovativo che utilizza reti in fibra di basalto ed acciaio inox che rinforzano la muratura con un’armatura diffusa applicandola tramite l’utilizzo di malta di calce che garantisce, oltre alla resistenza meccanica, anche ottime doti di traspirabilità ed ecocompatibilità.
Tale sistema di consolidamento S.R.P. – Steel Reinforced Polymer – ha ottenuto il Certificato di Valutazione Tecnica Europea ETA e si pone come il sistema di rinforzo più avanzato per strutture in muratura ed utilizzabile anche con strutture in cemento armato.
Questo intervento dimostra come l’impegno, le capacità e le competenze del professionista, più che altri parametri, siano oggigiorno la giusta chiave di lettura per l’individuazione del migliore intervento possibile per il recupero delle strutture esistenti.
Ovviamente nel caso delle strutture in muratura, non si può che trarre tesoro e radici dalle osservazioni fatte sulle strutture fin dalle prime costruzioni dell’uomo, miscelandole e vagliandole con i nuovi metodi di calcolo e le nuove tecnologie, ma questo non significa basarsi su assunti e convinzioni passate.
Le strutture in muratura, per la loro specificità e diffusione sul territorio nazionale, dovranno essere riscoperte ed essere nuovamente oggetto di studi approfonditi, per migliorarne la conoscenza e valutarne le possibilità, dopo decenni in cui l’attenzione è stata rivolta su altre tipologie di materiali e su altri temi di ricerca.
c.s.