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Ad Alba dada e surrealismo si incrociano

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Già 20.000 visitatori della mostra ospitata in fondazione “Ferrero” che sino a febbraio
consente di ammirare capolavori assoluti

Si contano quasi ventimila visitatori in me­no di un mese per la mostra “Dal nulla al sogno-Dada e surrealismo dalla collezione del museo ‘Boij­mans Van Beuningen’”.
Dal 27 ottobre allo scorso fine settimana, sono state 19.415 le persone che hanno ammirato la mo­stra cu­rata dal professor Marco Vallora e allestita dall’architetto Danilo Manas­sero, ar­ticolata in nove sezioni, all’interno delle quali si susseguono capolavori di grande pregio e dal for­te impatto. Le opere coesistono in un dialogo ora armonico, ora contrastante, seguendo una pro­gressione in prevalenza te­matica e prestando un’attenzione particolare alla cronologia degli eventi. I capolavori esposti (alcuni particolarmente riconoscibili di Man Ray, Magritte, Dalì, Max Ernst, perché sono diventati copertine di volumi) riflettono alcune delle problematiche e dei temi che contribuiscono a segnare i confini tra la poetica nichilista del movimento dada e quella più propositiva tipica del surrealismo: il caso, la bruttezza estetica, il sogno, l’inconscio, la relazione con l’arte an­tica, il legame tra arte e ideologia.
In occasione della mo­stra albese, che include anche libri, poesie e ri­viste, tutti legati ai due movimenti, unitamente a opere pittoriche e scultoree innovative e spesso ri­voluzionarie, altamente evocative e di grande rilevanza storica molti dei capolavori del mu­seo “Boij­mans Van Beu­ningen” sono stati trasferiti in fondazione “Fer­rero”, ma sono presenti anche opere concesse in prestito da altri musei che in rarissime occasioni hanno ab­bandonato le proprie sedi per essere esposte altrove.
La mostra allestita in fondazione “Ferrero” (strada di mezzo 44, ad Alba) fino al 25 febbraio è aperta, con ingresso gratuito, il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 19 (chiusa il martedì e i giorni 24, 25 e 31 dicembre e primo gennaio).
Per tutto il periodo della mo­stra la nuova linea 5 del trasporto pubblico locale cittadino, che porta in via Vivaro, nei pressi della fondazione “Fer­rero”, è gratuita.