Continua il tour del force del Cuneo, chiamato domani a disputare la terza partita in 6 giorni. La squadra di Scazzola va a far visita all’Albissola per la 17^ giornata del campionato di serie C, match in programma alle 18,30.
Negli occhi dei sostenitori biancorossi ci sono ancora le due belle prestazioni contro Pro Vercelli e Piacenza, autentiche corazzate del campionato che il Cuneo è riuscito a mettere sotto, dimostrando di avere qualità nel gioco e un’identità ben precisa. Per dare continuità, serve un’altra prestazione importante a Chiavari, dove l’Albissola disputa le partite casalinghe.
I liguri occupano il terz’ultimo posto in classifica, a quota 12 punti, ma sono una squadra più viva che mai: nell’ultimo turno di campionato disputato mercoledì hanno perso 4-1 a Siena, ma solo dopo essere passati in vantaggio ed essersi ritrovati in 10 per l’espulsione di Gargiulo, che quindi mancherà contro il Cuneo. Bella la storia dell’Albissola, che solo tre anni fa giocava in Promozione e che è stato poi capace di ottenere tre promozioni consecutive, raggiungendo per la prima volta nella sua storia la C.
L’allenatore è l’attaccante ex Sampdoria, Napoli e Bologna Claudio Bellucci. Furono proprio i neopromossi liguri a tenere a battesimo il nuovo Cuneo di Scazzola in estate, nella prima stagionale: era l’8 agosto, match di Coppa Italia, l’Albissola espugnò il Paschiero per 3-2. Quel Cuneo era un cantiere aperto, oggi, dopo 4 mesi, è una realtà importante del campionato, capace di sorprendere tutti per la qualità del suo gioco.
Scazzola dovrà ancora fare a meno degli infortunati Spizzichino, Romanò, Arras, Ferreira e Bertoldi. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, il tecnico biancorosso ha messo tutti in guardia da un match difficile: “L’Albissola è una squadra ben costruita ed organizzata, che anche se è una neopromossa può contare su giocatori di valore ed esperienza”. L’allenatore ha parlato anche del tour de force degli ultimi giorni del suo Cuneo: “Giochiamo 3 partite in 6 giorni, pazzesco. Credo che siamo gli unici in Europa. Ma questo non è un alibi, come non lo sono le assenze, gli errori arbitrali e la nostra giovane età. Queste cose non ci interessano, noi dobbiamo scendere in campo sempre con lo stesso spirito e cercare la prestazione”.
Ecco le parole del tecnico ai nostri microfoni.