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La Morra, rubata la Statua del Vignaiolo: “Siamo increduli”

Il commento amaro del Sindaco Maria Luisa Ascheri. Avviate le indagini

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La Statua del Vignaiolo (Foto Wikipedia)

Da ieri, lunedì 17 dicembre, la statua del Vignaiolo di La Morra non c’è più. Custodita dallo scorso aprile in un deposito di fiducia per permettere i lavori del nuovo Belvedere di piazza Castello, è stata rubata. Il Comune ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti.

Un evento che ha dell’incredibile, a pochi giorni dall’apertura della nuova piazza, in programma il prossimo sabato 22 dicembre. Una data in cui si sarebbe anche parlato dei progetti dell’amministrazione, insieme con la Cantina comunale, per la nuova collocazione del monumento in bronzo, realizzato da Antonio Munciguerra, intitolato al “Vignaiolo d’Italia” e inaugurato il 16 novembre 1972.

Da sempre un simbolo per il borgo di La Morra e per tutta la Langa, che rappresenta – come si legge negli scritti dell’epoca – “il lavoro, la fatica e l’umiltà del coltivatore della vigna che resiste impavido perseguendo il suo vero obiettivo. Quello di condurre con il miglior risultato il suo vigneto sfidando le avversità atmosferiche e del mercato”. E protagonista della “scoperta”, la scorsa primavera, di una “capsula del tempo” realizzata al suo interno per conservare le migliori bottiglie di Barolo di quell’annata, insieme con una pergamena riservata ai posteri.

«Siamo increduli e rammaricati – dice il sindaco Maria Luisa Ascheri –. Da oltre quarant’anni il monumento al Vignaiolo veglia sulle nostre colline, a ricordarci il sacrificio di chi ha saputo lavorare e trasformare queste terre nel 50° sito italiano patrimonio dell’Umanità. Sul nuovo Belvedere, il Vignaiolo sarebbe ritornato nei prossimi mesi grazie alla collaborazione dei produttori della Cantina comunale che, con entusiasmo, hanno proposto di contribuire a portare avanti la tradizione e immaginare sulla piazza un “Infernot” per custodire le migliori bottiglie per le future generazioni».

Prosegue il sindaco Ascheri: «Ringrazio i carabinieri della stazione di La Morra e della compagnia di Bra che puntualmente sono intervenuti avviando le indagini. Il nostro desiderio è che il Vignaiolo torni a casa e trovi il suo posto sul nuovo Belvedere, simbolo dei paesaggi vitivinicoli dell’Unesco e di tutto il Piemonte».

c.s.