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La Fondazione CRC e la CR Bra hanno presentato al territorio braidese la fusione per incorporazione (FOTO e VIDEO)

Illustrato il Programma Operativo 2019, che delinea le iniziative progettuali ed erogative della Fondazione cuneese per il 2019, con i dettagli operativi e le tempistiche per le richieste di contributo

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Donatella Vigna e Giandomenico Genta, durante la conferenza stampa a Bra (foto Danilo Lusso - Ideawebtv.it)

In una conferenza stampa partecipata, ieri sera, all’auditorium braidese di via Sarti, ad enti, associazioni e cittadinanza è stato presentato il Programma Operativo 2019, che delinea le iniziative progettuali ed erogative della Fondazione CRC per il 2019, con i dettagli operativi e le tempistiche per le richieste di contributo 2019, a seguito della fusione per incorporazione della Fondazione CR Bra (operazione deliberata il 16 novembre scorso).

Al tavolo dei relatori, in primis, Donatella Vigna (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra) e il collega Giandomenico Genta, presidente della Fondazione CRC, che hanno introdotto la serata e salutato i presenti, prima di cedere la parola ai dirigenti delle due Fondazioni che hanno fornito i dettagli operativi e le tempistiche per le richieste di contributo 2019.
In prima fila, anche, il sindaco di Bra Sibille (con altri “colleghi” del territorio); presente il presidente CR Bra Franco Guida.

Nel documento programmatico previsionale, approvato dal Consiglio Generale del 25 ottobre scorso e consegnato agli intervenuti della conferenza stampa, nel contesto di riferimento è specificato che la provincia Granda ha consolidato la fase di espansione, confermandosi l’unica provincia piemontese ad avere recuperato i livelli pre crisi.

Nel 2017, la produzione industriale ha chiuso con un incremento del +3,9% sul 2016, del +10,4% delle esportazioni e del +0,5% dell’occupazione. Trend positivo nei dati congiunturali relativi al primo semestre 2018. La Fondazione CRC ha stimato di poter destinare, all’attività progettuale ed erogativa nell’anno 2019, una somma pari a 22 milioni di euro, promuovendo cinque grandi programmi di intervento (con una dotazione complessiva che supera i 3 milioni di euro): Agroalimentare 4.0, Cultura diffusa, Giovani e famiglie, MoviMenti, Salute e Benessere.

Si tratta della prima operazione di questo genere (fusione per incorporazione) nello stivale italiano, in attuazione di quanto previsto dal Protocollo Acri-MEF del 2015, che auspicava “forme di cooperazione e di aggregazione per il perseguimento di obiettivi comuni” tra fondazioni e invitava “le fondazioni che, per le loro ridotte dimensioni patrimoniali non riescono a raggiungere una capacità tecnica, erogativa ed operativa adeguata” ad attivare “forme di collaborazione per gestire, in comune, attività operative fino a fusioni tra Enti”.

Per tutte le altre info: www.fondazionecrc.it.