“Attenti alla telefonata che annuncia il premio: potreste pagare fino a 6000 euro”

La denuncia dello sportello della Casa del Consumatore dopo il caso di alcune famiglie astigiane indotte a sottoscrivere contratti da 4000 a 6000 euro per l’acquisto di letti o divani presso un’attività commerciale locale.

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Presso lo sportello della Casa del Consumatore di Asti si sono presentate nei giorni scorsi alcune famiglie che si sono ritrovate ad aver sottoscritto contratti da 4000 a 6000 euro per l’acquisto di letti o divani presso un’attività commerciale locale.

I cittadini ci hanno raccontato – esordisce Stefano Santin, presidente della Casa del Consumatore Piemonte e consulente della trasmissione Mi Manda Rai Tre – di aver ricevuto una telefonata con la quale venivano invitati a visitare un negozio di articoli per l’arredamento sito in Asti. Al termine della telefonata la signorina invitava il proprio interlocutore ad indicare tre numeri che sarebbero stati sorteggiati nei giorni successivi. Alcuni giorni dopo le famiglie hanno ricevuto un invito a casa con un buono omaggio per dei cuscini. Cosa particolare, all’appuntamento presso il negozio si dovevano recare marito e moglie e mai un coniuge da solo“.

Una volta recatisi in negozio per il ritiro dei cuscini – proseguono dalla Casa del Consumatore – il personale commerciale faceva visitare il negozio per tentare la vendita. Mentre visitavano il punto vendita il responsabile comunicava loro che i numeri indicati dal call center erano stati sorteggiati e pertanto avevano diritto ad un premio di 1.800 euro in buono acquisto. La cosa strana è che tutti gli avventori del negozio hanno visto i loro numeri estratti. A quel punto iniziava la pressione sui malcapitati per l’acquisto di divani o letti, del costo di parecchie migliaia di euro, da concludersi seduta stante pena la perdita del premio“.

Pressati dai commessi molti di loro si sono impegnati nell’acquisto di divani, letti o reti ortopediche costose sottoscrivendo contratti di acquisto a volte anche mediante l’accensione di un finanziamento.

Ma cosa c’è di strano in questa tecnica commerciale?

Al consumatore – spiega Santin – è stata posta in atto una pressione psicologica volta a fargli sottoscrivere un contratto d’acquisto. Si tratta di una pratica commerciale scorretta, sanzionata dal Codice del Consumo, nel momento in cui viene fatto credere al consumatore di essere il vincitore di un premio e per ottenerlo debba sottoscrivere immediatamente un contratto d’acquisto. La tattica è quella poi di far recare l’acquirente nel proprio negozio in modo tale da ovviare al diritto di recesso nei 14 giorni successivi. Richiedono la presenza di entrambi i coniugi perché è una tecnica psicologica: entrambi i decisori di una famiglia sono presenti all’atto di acquisto e pertanto si evitano possibili ripensamenti, probabili se la decisione fosse assunta da un solo componente della famiglia”.

Ricordano dalla Casa del Consumatore che le lotterie ed estrazioni a premi devono essere autorizzate dai Monopoli di Stato e pertanto quelle poste in essere senza tale autorizzazione sono illegali.

Chi si fosse riconosciuto nell’episodio raccontato – concludono dalla Casa del Consumatore – può contattarci per avere assistenza e risolvere questi contratti onerosi, ottenuti con pratiche commerciali scorrette e pubblicità ingannevole”.

c.s.