Dal 1° gennaio 2019 i Comuni della Granda passano da 250 a 247. Il Consiglio regionale ha approvato martedì 18 dicembre i progetti di fusione di Busca con Valmala e Saluzzo con Castellar, che vanno ad aggiungersi a quello già approvato di Santo Stefano Belbo e Camo. La Provincia di Cuneo ha dato parere positivo alle procedure, riconoscendo la volontà dei cittadini e dei territori già espressa con un referendum popolare.
I Comuni cuneesi che si accorpano seguono la traccia già segnata da altre decine di Comuni italiani, piccoli o piccolissimi, che in Piemonte ed in altre Regioni si sono fusi, uniti o accorpati per contare di più, ottenere maggiori fondi e ridurre le spese. Si tratta di un’opportunità offerta agli enti locali per continuare a dare servizi di qualità ai cittadini e governare meglio il territorio. La legge prevede che siano fusioni spontanee e si mantengano le identità delle comunità che si uniscono. A Valmala, Castellar e Camo resterà il municipio, con la figura di un pro sindaco e di consultori eletti tra i residenti, così come saranno mantenute alcune peculiarità storiche.
Ai piccoli centri arriveranno anche, equamente divise, le risorse finanziarie messe a disposizione dal Governo e dalla Regione per lo sviluppo dei servizi e più in generale per la crescita dei territori. Nella Granda, grazie all’unione dei sei Comuni, si calcolano nei prossimi dieci anni circa 37 milioni di euro.
c.s.