Centinaia e centinaia di visitatori si sono riversati, nel fine settimana appena passato, sull’ala di corso Garibaldi per la diciassettesima edizione del presepe vivente di Bra.
Il freddo e la nebbia non hanno intimorito l’evento, perfettamente organizzato dalle parrocchie braidesi (con il patrocinio del Comune di Bra).
Nel corso delle 17 edizioni, il presepe è stato ospitato dalle vie del centro storico e nei cortili della Parrocchia di San Giovanni.
Dalle 18,30 alle 21,30 (sabato) e dalle 17 alle 20 (domenica) decine di stand e quasi un centinaio di figuranti hanno rappresentato la Betlemme dell’epoca, con gli antichi mestieri e la mangiatoia che accolse nascita di Gesù.
Il freddo e la nebbia non hanno intimorito l’evento, perfettamente organizzato dalle parrocchie braidesi (con il patrocinio del Comune di Bra).
Nel corso delle 17 edizioni, il presepe è stato ospitato dalle vie del centro storico e nei cortili della Parrocchia di San Giovanni.
Un dromedario faceva capolino ai visitatori nel cortile di Palazzo Mathis. Gesù, Giuseppe e Maria, invece, sono stati sistemati in un’ex stalla all’interno della casa natale di S. Giuseppe Cottolengo.
Il ricavato raccolto dagli organizzatori del presepe, sarà devoluto in progetti di inclusione lavorativa promossi dalla Cartitas braidese.
“Allo stand in questi due giorni ho realizzato, anche, dei treppiede con tubo e due candele, lavorate e verniciate, che regalerò ad associazioni di volontariato. Queste, metteranno i miei lavori in vendita per ricavarne un qualcosa di utile per le casse associative” ha detto il presidente della sezione braidese dell’Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche Stefano Milanesio, che ha impersonificato il fabbro allo stand sull’ala di corso Garibaldi.