A gennaio, a corredo della mostra Dal nulla al Sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo Boijmans Van Beuningen, si svolgerà, nell’auditorium della Fondazione Ferrero, alle ore 21 – consentendo così un’apertura straordinaria della mostra in orario serale – una serata dal titolo La strana Ditta Dalí & Schiaparelli. Pittura, moda ed eccentricità.
Una storica della moda, ben conosciuta dalle pagine di «La Repubblica» (una tra le prime donne ammesse a questo mestiere, un tempo considerato solo maschile) inviata oggi nello “schiocchezzario” dell’eros mediatico e dell’inciviltà contemporanea, insieme a un pittore italiano “alla moda” ma di grande cultura e brillantezza che ama giocare la sua opera su artisti storici dell’antichità o dell’avanguardia, dialogheranno per raccontare un periodo nevralgico, frenetico e appassionante della Parigi surrealista.
Natalia Aspesi ripercorrerà l’amicizia parigina di Dalí con Elsa Schiaparelli, la pioniera della moda eccentrica e disinibita, proverbiale rivale di Coco Chanel, con l’invenzione del rosa shocking e di dettagli provocatori: scarpe con tacco al posto di copricapi, rotella di telefono come portacipria, aragoste vere o stampate su abiti lunghi.
Grazie anche all’amicizia di artisti come Salvador Dalí, Jean Cocteau, Man Ray, nipote ribelle del rivoluzionario astronomo piemontese Giovanni Schiaparelli e imparentata con l’egittologo Ernesto Schiaparelli (direttore del museo egizio di Torino dal 1894 al 1928), nata italiana, dopo matrimoni e amori stravaganti, Elsa Schiaparelli diventa leggendaria a Parigi e non solo negli ambienti d’avanguardia.
Francesco Vezzoli, giovane artista italiano, ormai conosciuto in tutto il mondo, per le sue provocazioni anticonvenzionali ma di profonda riflessione, che ha lavorato su Dalí, Giorgio de Chirico e su Pablo Picasso del periodo surrealista, con personalissimi “d’après” a partire dalle loro tele, racconterà la figura di Dalí come antesignano modernissimo dell’artista-glamour, che si compromette con gli allora nascenti mass-media (la moda, la pubblicità, il cinema sperimentale inventandosi lo scandalo di performance iper-narcisiste), pur senza rinunciare alla sua complessa polemica filosofia dell’arte maledettamente seria e profetica (nel libro I cornuti dell’arte moderna).
L’ingresso alla conferenza è libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: tel. 0173 295259