A grandi delusioni corrispondono grandi rivoluzioni. Potrebbe essere riassunto così il 2018 del Bra, un’annata che ha visto la squadra di Daidola mancare, a causa di un finale di stagione deficitario, un accesso ai Play Off che per buona parte del campionato pareva ampiamente alla portata dei giallorossi, con conseguente rivoluzione estiva che, al netto di alcuni inserimenti in corsa nel mercato di riparazione, sta portando i suoi frutti nel torneo in corso.
Il 2018 si apre con un Bra che, nonostante un avvio di stagione in chiaro/scuro, galleggia a metà classifica ma a soli 4 punti dalla zona Play Off, una condizione che va aggravandosi dopo la prima uscita del nuovo anno e un pesante 2-4 interno patito dal Pavia che fa scivolare i ragazzi di Daidola a 7 punti dal quinto posto.
Una sconfitta che innesca però una reazione d’orgoglio nei cuneesi che dopo aver inchiodato sull’1-1 la capolista Caronnese vanno ad espugnare con Montante, Spadafora e Beltrame il campo del Seregno, ripetendosi ancora con Beltrame tra le mura amiche contro il Borgosesia, e portando con Chieri, Casale e Borgaro a 6 i risultati utili consecutivi che proiettano il Bra in sesta posizione a tre punti dai Play Off.
Con l’OltrepoVoghera giunge una sconfitta in pieno recupero che pare non poter intaccare la marcia dei Daidola boys, ed invece i giallorossi scivolano anche in casa con l’Inveruno, togliendosi poi lo sfizio di espugnare il prestigioso campo di Varese con Rossi e Casassa Mont ma vanificando subito tutto con un pesante 5-0 subito dal Gozzano che volerà a fine stagione in Lega Pro, e dando il là ad una serie da incubo.
Da qui il Bra collezionerà infatti solo 2 punti con Olginatese e Varesina, incappando in 6 sconfitte in 8 incontri che varranno alla fine un incolore decimo posto a 18 punti dalla zona Play Off e ben distante dai progetti di inizio stagione.
Un risultato che porta a un vero e proprio terremoto estivo: se vengono riconfermati Bonofiglio, Dolce, Bettati, Rossi, Brancato, Barale e Tuzza, salutano la Zizzola pezzi da novanta come Lazzaro, Beltrame, Montante, Ghione Mainardi, Spadafora e Gasbarroni. Le scelte del duo Scalzi/Daidola puntano su giocatori affamati e di carattere, autentiche scommesse come il bomber De Souza che sfracelli aveva appena fatto in Eccellenza, Ntafumu, De Nguidjol, Casolla, Giglio e il cavallo di ritorno Tettamanti.
Una scelta che, dopo un periodo di fisiologico assestamento (sconfitta all’esordio con il Ligorna e fragoroso capitombolo esterno sul campo del Lecco) pare dare i frutti sperati: con il Borgosesia arrivano i primi tre punti stagionali firmati Giglio, mentre con l’Inveruno arriva il primo hurrà al “Bravi” grazie ai gol di Rossi e Casolla.
Casale e Fezzanese portano altri 4 punti ai giallorossi, che dopo una brutta prova casalinga che vale l’1-3 con la Lavagnese iniziano a correre: 2-3 esterno in rimonta con il Chieri, 1-1 di prestigio con il blasonato Savona griffato Giglio, vittoria di misura sull’ostico campo di Borgaro e poker servito nel derby con la Pro Dronero grazie a De Santi, Giglio e doppio Casolla, cui fa seguito un anemico pareggio sul campo della Sanremese che consente al Bra di affiancare il Ligorna a quota 21 in quinta posizione ma, soprattutto, in piena zona Play Off.
Proprio sul più bello, però, qualcosa si inceppa, a conferma dell’incredibile equilibrio di valori che regna nel Girone A: il calendario offre in serie le sfide con Stresa e Milano City, due formazioni in piena zona retrocessione e sulla carta avversari abbordabili per i ragazzi di Daidola, ed invece arrivano due sconfitte che fanno scivolare il Bra addirittura in nona posizione.
Il mercato di riparazione porta agli addii di De Souza, Ntafumu e De Nguidjol ma, soprattutto, vede approdare al “Bravi” il bomber ex Cuneo e Pro Sesto Alessandro D’Antoni e una vecchia conoscenza cuneese come Gabriele Quitadamo, innesti di spessore che subito riportano punti sotto la Zizzola.
Con la Arconatese ritorna il sorriso grazie a Casolla e Vergnano mentre dalla trasferta di Sestri Levente giunge un punto buono per riportare i giallorossi a due lunghezze dalla “zona nobile” che potrebbe essere agganciata alla ripresa delle ostilità quando è in programma lo scontro diretto con il sorprendente Ligorna.
Un valido trampolino di lancio per un Bra che, una volta recuperati gli infortunati di lungo corso come Tettamanti e Bettati, potrà ambire a quella zona Play Off che per il gioco ed il carattere dimostrato in ampi tratti del torneo, pare ampiamente alla portata dei ragazzi di Daidola.
IL 2018 DELL’A.C BRA – VOTO: 6.5