Sono trascorsi 22 anni dall’ultima volta che un pilota, anzi un equipaggio, italiano vinse il Rallye di Montecarlo. Allora furono il biellese Piero Liatti e la torinese Fabrizia Pons con la Subaru Impreza a conquistare il successo che fu anche il primo equipaggio a vincere una gara dell’era WRC. Un’eternità, un’altra era.
Ed anche per l’edizione 2019 le speranze tricolori (intese rosso-bianco-verdi) sono ridotte ad un lumicino, tutte indirizzate verso un altro tricolore, che però ha il blu al posto del verde. Ma gli italiani ci sono, eccome, come sono numerosi (abbastanza) i piemontesi al via di giovedì 24 gennaio.
Mentre a dare la caccia al primato sono i soliti noti, a cominciare da Sébastien Ogier-Julien Ingrassia, vincitori delle ultime tre edizioni, che quest’anno è uomo di punta del Team Citroën con C3 WRC, dopo esserlo stato di Volkswagen e Ford, che dovrà vedersela con l’altro Sébastien, Loeb, che assieme al suo navigatore di sempre, Daniel Elena, di Montecarlo ne ha vinti otto, che da icona della Citroën con la quale ha vinto nove titoli mondiali, proprio quest’anno è passato alla Hyundai.
Venendo ai nostri eroi, rigorosamente in ordine alfabetico, non essendo l’elenco iscritti ancora diffusi, troviamo per primi i fratelli cuneesi Herbert e Roberto Antonucci, per la prima volta al via della gara monegasca, che avranno a disposizione la piccola Renault Twingo R1B con la quale contano di vedere il podio finale nel Principato.
A seguire il valdostano Marco Blanc, affiancato dal corregionale Luca Lattanzi che avrà a disposizione una Peugeot R2B con la quale cercherà di terminare per la prima volta la gara. Terzo pilota piemontese al via sarà il saluzzese Ernico Brazzoli, affiancato dall’esperto comasco Roberto Mometti, che sarà sulle strade del Sud della Francia con la 124 Abarth rally, dopo aver vinto la Classe WRC-3 al Montecarlo dello scorso anno.
Esordio sulle strade del Montecarlo per il velocissimo, e blasonato, equipaggio ossolano formato da Davide Caffoni-Massimo Minazzi, che punteranno ad un risultato di prestigio con la loro Škoda Fabia R5. Stessa vettura per il mattatore delle gare piemontesi delle ultime stagioni, il cuneese Alessandro Gino, anche lui all’esordio sulle prove speciali del Rallye di Montecarlo.
Altro equipaggio che punta ad un risultato di prestigio è quello formato dal torinese Claudio Marenco, affiancato dall’esperto biellese Luca Pieri, che avranno a disposizione una Ford Fiesta R5. Per Marenco è la terza partecipazione al “Monte” e in entrambe le due precedenti occasioni (2009 con Luca Pieri e 2017 con Arianna Ravano) riuscì a vedere il traguardo.
Da seguire la gara del varesino Mauro Miele, che avrà al suo fianco sulla Citroën DS3 WRC l’alessandrino Luca Beltrame, che nella scorsa edizione conquistò il WRC3 a fianco di Enrico Brazzoli. Škoda Fabia R5 anche per l’esperto novarese Silvano Patera, alle esordio a MonteCarlo, che non ha ancora risolto il nome del suo navigatore; infine da segnalare la partecipazione del ligure di Albenga Manuel Villa, affiancato da Gabriele Michi, al via anche lui con la Škoda Fabia R5, che di Montecarlo ne ha disputati cinque, il primo dei quali nel 2009.
Da segnalare la partecipazione in rosa della giovane lombarda Rachele Somaschini (Citroën DS3 R3), alla prima esperienza mondiale, che avrà al suo fianco l’imperiese Sergio Marchetti nell’inconsueto ruolo di navigatore, che il Montecarlo lo ha disputato nel 2015 vedendo il traguardo con una Clio R3.
Iscritto anche Davide Riccio con una Ford Fiesta R5 cui detterà le note la sanremese Monica Cicognini, che fra le centinaia di gara in carriera, ha disputato un solo Montecarlo nel 2008 chiudendo tredicesima assoluta a fianco di Alessandro Broccoli.
L’87° edizione del Rallye Monte-Carlo è stata resa più compatta, ma ugualmente accattivante, rispetto all’edizione passata, che ricalca al 60%. Si comincia con due giorni di ricognizioni dalle 8.00 del mattino di martedì 22 gennaio alle 21 di mercoledì 23 gennaio.
Il giorno successivo, su un tratto di 3,5 km nei pressi di Gap i concorrenti effettueranno lo Shake Down, cui seguirà la partenza ufficiale alle ore 19,17 da Piazza Desmichels a Gap per affrontare le prime due prove speciali alla luce dei fari (41,35 km) che disegneranno la prima classifica.
Venerdì altre sei prove speciali (125,12 km), cui seguiranno le quattro di sabato (93,98) e le quattro di domenica (63,98 km) per un totale di 16 tratti cronometrati che corrispondono a 324,43 km di prove speciali e chiudere la gara a Montecarlo, proprio nel giorno di Sainte Dévote, patrona del Principato di Monaco.
c.s.