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Nicola Dutto dopo l’esclusione dalla Dakar 2019: “Decisione ingiusta, ma mi scuso per i toni forti a caldo”

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Nicola Dutto (Foto Francesca Gasperi)

La Direzione di gara della Dakar 2019 ha messo la parola fine in modo definitivo alla competizione di Nicola Dutto. Stop che è arrivato perché secondo l’organizzazione il pilota cuneese non ha “rispettato le regole” nella giornata di giovedì 10 gennaio.

Durante la prima tappa della Marathon infatti, costituita da un trasferimento di 80 km e una speciale di 400 km nella soffice sabbia del deserto del Perù, le moto dei piloti sono state messe a dura prova e quella del ghost rider di Nicola, Victor Rivera, ha smesso di funzionare per un problema al motore.

A questo punto dopo due ore di intervento per rimetterla a posto, il team è ripartito ma è stato costretto a fermarsi di nuovo perché la moto di Rivera si è spenta definitivamente. Dutto, accompagnato dagli altri due ghost riders ha proseguito la corsa ma a questo punto è stata la moto di Julian Villarubia a dare segni di malfunzionamento, e il pilota cuneese ha deciso di usare la possibilità (offerta a tutti almeno una volta durante la gara, secondo quanto era stato comunicato) di proseguire verso il bivacco per riparare il mezzo e ripartire con la tappa successiva.

Il team ha raggiunto il punto di controllo dove è stato detto loro che la scelta era legittima e consentita, elemento che è stato ribadito anche in una telefonata della direzione di gara.

Al bivacco però il Direttore di gara ha squalificato immediatamente Dutto dalla Dakar a causa della sua decisione di abbandonare il tracciato e di fare un pezzo di strada asfaltata per raggiungere il bivacco. Inutile ogni protesta e tentativo di spiegazione, la decisione è rimasta quella.

Venerdì mattina è arrivata un’altra comunicazione ufficiale che sosteneva che Nicola Dutto era ancora in gara, a questo punto però le moto del pilota e dei suoi accompagnatori erano già sul camion e quindi il team era impossibilitato a presentarsi alla partenza alle 9:30 e a riprendere regolarmente la competizione.

Chiedo scusa per i toni forti che ho usato a caldo, subito dopo aver ricevuto la squalifica – ha commentato Nicola Dutto – ma credo sia comprensibile per il momento che ho vissuto. In ogni caso ritengo la decisione dell’organizzazione ingiusta e che mi siano state date indicazioni poco chiare al punto di controllo”.