La città di Mondovì si è raccolta oggi pomeriggio, nella parrocchiale del Ferrone, per dare l’ultimo saluto a Daniele Mondino, strappato all’affetto dei suoi cari dalla malattia.
Il parroco, Don Flavio Begliatti, ha ricordato gli ultimi mesi di Daniele, trascorsi nell’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove ha cercato di sconfiggere la malattia senza mai perdere la speranza, assistito dall’affetto dei suoi genitori. Lo ricordano tutti come un ragazzo taciturno, ma sempre pronto ad aiutare gli altri, affettuoso con la sorella e partecipe delle attività legate alla parrocchia e alla scuola. Durante la sua assenza dalla classe, Daniele ha continuato i suoi studi grazie ad alcuni insegnanti a domicilio, restando sempre solare.
Alla fine della celebrazioni i compagni di scuola hanno letto alcune poesie e lettere per ricordarlo, frammenti di quotidianità: dagli scherzi con gli amici durante le ore di arte alle lunghe camminate nelle gite con il campeggio parrocchiale. «Eri taciturno, ma quando parlavi avevi il turbo», alcuni lo hanno ricordato così, insieme alla sua passione per le moto e per le auto americane.
Il suo migliore amico, Matteo, ha scritto per lui una poesia, che ha fatto capire a tutti i presenti, che neanche la morte può spezzare legami profondi come l’amore o l’amicizia di due ragazzi di tredici anni.
Le più profonde condoglianze alla mamma Anna, al papà Sergio e alla sorella Federica da parte di tutta la Redazione di Ideawebtv.it