Ieri mattina, l’assessore al welfare Augusto Ferrari, ha fatto il punto, in conferenza stampa, su uno dei cinque obiettivi strategici della programmazione 2014-2019: il servizio civile.
“E’ importa fare il punto proprio in questa circostanza” apre l’assessore Ferrari “perché si tratta di un momento di passaggio per il servizio civile, un passaggio figlio della riforma del terzo settore, che come novità per il prevede l’estensione della possibilità di aderire al servizio civile per tutti i giovani che lo desiderano, senza un più un vincolo legato all’assegnazione delle risorse”.
1168 i volontari che saranno impegnati nella Regione Piemonte nei 313 progetti approvati, presentati dagli enti accreditati all’albo regionale.
I numeri prediligono, per bacino di utenza, la città di Torino e la sua Provincia, che da sole impegnano quasi il 50% di giovani sull’intero totale, a seguire Cuneo (circa 17%) e Asti (circa 16%), mentre il resto è suddiviso tra tutte le altre le province della Regione.
Ma non solo. Dal 2014, che ha registrato l’impegno di 499 volontari, al 2018, i numeri sono quasi raddoppiati. E lo stesso vale per i progetti attivati.
Le aree di intervento in cui i progetti insistono per la maggior parte sono l’assistenza rivolta, in particolar modo, a disabili, minori e giovani in condizioni di disagio o di esclusione sociale da un lato e l’educazione e la promozione culturale, rivolta a tutte le fasce di età, minori-giovani-anziani.
La Regione Piemonte si caratterizza per l’elevato numero di comuni, spesso di piccole /piccolissime dimensioni, molti dei quali in zone montane difficilmente raggiungibili o in zone fortemente colpite dalla deindustrializzazione e dalle crisi economiche con conseguenti cambiamenti sociali. In tali zone i progetti di servizio civile si sono spesso rivelati strumenti importanti per favorire il mantenimento della popolazione sul territorio, contrastare processi di esclusione dall’ambiente di residenza e promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza alle iniziative poste in essere sul territorio. Quali esempi si potrebbero citare per esempio i progetti sviluppati in numerose biblioteche ed i progetti sviluppati presso i musei, che hanno spesso favorito la nascita di numerose associazioni locali con lo scopo di mantenere e tramandare il ricco patrimonio di storia locale che altrimenti verrebbe disperso.
“Il coinvolgimento dei ragazzi è fortemente in aumento, indice del fatto che esiste, in Regione Piemonte, un esercito di giovani che con le armi della non violenza, senza troppi proclami, fanno del bene” commenta Ferrari.
Il nuovo anno si apre inoltre con un’importante novità per il Servizio Civile: l’Amministrazione regionale, infatti, ha ritenuto opportuno finanziare, per il biennio 2018-2020, la misura del servizio civile nell’ambito del programma Garanzia Giovani, quale strumento privilegiato per l’accompagnamento dei giovani e delle giovani nei processi di crescita personale e professionale.
Nello specifico le risorse messe a disposizione ammontano a 1.900.000,00 euro.
“Abbiamo ritenuto importante proseguire questa opportunità di collaborazione con l’ambito della formazione e del lavoro, sulla base delle esperienze positive degli scorsi anni ed affinché le esperienze di servizio civile siano validate e certificate, per l’acquisizione delle competenze da parte dei giovani volontari, con un documento riconosciuto anche a livello europeo” aggiunge l’assessore Ferrari, che conclude “E’ una dimostrazione di come le istituzioni possano favorire esperienze utili per la crescita individuale delle persone e per tutto il tessuto locale che ne gode”.